evoluzione sociale ALBERO

Teoria dei Cicli Sociali

 di P.R. Sarkar 

Sarkar ha dipanato la matassa che nascondeva all’indagine umana, le ragioni ultime dell’evoluzione della storia e del suo andamento ciclico abbastanza regolare, con la teoria dei Cicli Sociali.

L’evoluzione della Storia ha una direzione a spirale, non ritorna mai sui suoi passi, e delle figure abbastanza ripetitive che dipendono fortemente dalla psicologia collettiva, piuttosto che dai rapporti economici, come ipotizzato da Marx.

 Le quattro psicologie collettive fondamentali 

Sarkar asserisce che l’essere umano è più mentale che fisico, e la sua definizione di ‘classe sociale‘ è fondata sulla psicologia individuale o di gruppo, a differenza di quanto esposto da Marx che ipotizzava 2 classi sociali, in base alla condizione economica dei rispettivi gruppi: Proletariato e Borghesia.

P.R. Sarkar identifica, tra tutte le sfaccettature delle variazioni nella psicologia collettiva, 4 gruppi fondamentali di mentalità o classi psicologiche:

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 La psicologia del ‘lavoratore’.  Egli/ella si accontenta del lavoro, famiglia, salario e non ha aspirazioni filosofiche. La sua mente dipende dall’ambiente. Non riesce a influenzare l’ambiente circostante.

 La psicologia del ‘Guerriero’ Affronta le difficoltà imposte dalla natura con l’uso della forza fisica, il coraggio, l’onore. In questa classe psicologica troviamo gli avventurieri, gli sportivi, i militari …

 La psicologia dell’ ‘Intellettuale’.  Affronta le difficoltà imposte dalla natura con l’uso dell’intelletto. In questa classe troviamo scienziati, insegnanti, artisti, monaci, studenti…

 La psicologia dell’ ‘Affarista’.  Non vogliono godere degli oggetti materiali, ma trovano soddisfazione al pensiero di accumularli. Troviamo gli affaristi, commercianti, banchieri, ecc.

Una persona può possedere una o più di queste psicologie, come ad esempio un guerriero-poeta, però prevale sempre una e soltanto una delle psicologie elencate.

Non sempre un certo tipo di lavoro identifica una classe psicologica: un ingegnere per mancanza di opportunità può fare come lavoro lo spazzino, non per questo può essere considerato un lavoratore manuale, mantiene la sua caratteristica di intellettuale al servizio momentaneo di un’occupazione manuale.

Il gruppo psicologico, collettivamente, è in grado di segnare un’epoca storica e Sarkar ha esposto la sua teoria dei cicli sociali, affermando che una di queste classi, in modo ciclico, domina l’arena della storia, e con una sequenza precisa.

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Si passa dalla fase primitiva considerata dei lavoratori, alla fase dei guerrieri quando capotribù diventa l’uomo più forte del clan. Poi diventa re e imperatore. Ma il ministro del re o dell’imperatore o l’ecclesiastico di turno controlla, con il suo intelletto più arguto, la vita e le gesta del sovrano. Si passa con l’avvento della Chiesa al dominio incontrastato degli intellettuali. Con la rivoluzione industriale lo scettro passa di mano ai gestori del denaro gli affaristi o accumulatori.

Ognuna di queste ere sociali porta con sé strutture e modalità proprie: architettura, codici sociali, rapporti interpersonali, dogmatismi, obiettivi, ideali, costumi, giustizia, economia, istituzioni etc.

Sarkar fa notare come i guerrieri sottomettano la truppa, i militari composti lavoratori, come gli intellettuali dominino sui guerrieri che dominano, a loro volta, sui lavoratori/soldati e come gli affaristi sfruttano tutte le classi sociali per i propri interessi economici. Quindi la storia è una sequenza di continuo sfruttamento della classe dominante nei confronti di tutte le altre classi sociali.

Il passaggio da un’età all’altra può avvenire attraverso un cambiamento naturale, l’evoluzione o una rivoluzione. Il cambiamento naturale o evoluzione può portare un cambiamento dall’epoca marziale all’era degli intellettuali, e dall’epoca ‘vipra’ Intellettuali all’epoca vaeshya, ma per eliminare sfruttamento degli affaristi, è assolutamente essenziale l’applicazione di una forza tremenda.

Nel momento culminante dello sfruttamento capitalista avviene una rivoluzione popolare, realizzata da tutte le persone scontente o sfruttate appartenenti a tutte le classi sociali eccetto la dominante, definite da Sarkar ‘Vikuddha Shudra’, o ‘lavoratori scontenti’, che porta il ciclo dopo un breve periodo di caos, chiamato era dei lavoratori, nelle mani della classe successiva nella sequenza del ciclo: i guerrieri. Non sarà un governo militare ma gestito da una mentalità militare come nel caso di Dwight David Eisenhower, sì militare di carriera, ma presidente degli Stati Uniti.

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 Leadership 

Sulla base della teoria dei cicli sociali, Sarkar formula la sua idea di LEADER sociale. Osservando il fatto che una classe sociale opprime e sfrutta le altre classi sociali senza remore e che l’andamento di ogni era o civiltà sviluppa la sua tesi, le sue potenzialità, raggiunge l’apice dello splendore per poi decadere e nel momento di decadenza lo sfruttamento delle classi sociali diventa massimo, ha promosso una figura che potrà essere in grado di controllare il ciclo sociale minimizzando gli effetti perniciosi della decadenza della civiltà stessa.

Considerando la psicologia individuale, Sarkar ha ipotizzato l’emergere di figure che non appartengono a nessuna di queste classi sociali, ma che sommano in sé tutte le capacità delle 4 classi sociali fondamentali. Queste persone sono dei grandi lavoratori manuali, dei coraggiosi condottieri, dei fini intellettuali e dei bravi affaristi, allo stesso tempo. Delle persone fondamentalmente moraliste e di elevata spiritualità, qualità necessaria per incarnare tutte le capacità delle diverse psicologie sociali.

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Sarkar le definisce con un temine della lingua sanscrita ‘SadVipra’ o buoni intellettuali. Esse si collocano al centro del ciclo sociale per controllarne l’andamento. Infatti quando si verificano i primi indizi di decadenza di un’era, il tessuto socio-economico si frantuma, la conflittualità sociale aumenta, le istituzioni perdono la solidarietà strutturale, allora questi Sadvipra iniziano l’educazione delle masse, la formazione per una presa di coscienza al fine di terminare il dominio di questa classe sociale a favore della successiva nel ciclo sociale.

Da notare che, i Sadvipra, non sono figure politiche, ma del popolo. Non aspirano alle cariche amministrative, politiche o economiche, ma hanno il compito naturale di ‘ente morale di controllo’ della giustizia sociale, economica e mirano al benessere di tutti/e, senza distinzione. Essi provengono da ogni settore della società: educazione, sport, sanità, arte e letteratura, economia, esercito, giustizia, ecc. Sono al centro di controllo del ciclo sociale, con l’obiettivo di portare tutti verso l’emancipazione, un compito arduo e permanente. Il loro lavoro perciò non ha fine e per questa ragione non possono permettersi di riposare.

 

Un bel libro per le scuole elementari e medie, una sintesi delle psicologie collettive e dell’andamento del CICLO SOCIALE, dell’evoluzione storica, tutto a vignette. 

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L’Evoluzione della Storia

 secondo P.R. Sarkar