lavoro
Il PROUT si distingue perché appoggia sempre le popolazioni sfruttate, senza distinzione di razza, nazione, religione, ecc, e si oppone sempre a tutti i tipi di sfruttamento.
La povertà è il problema principale nel mondo d’oggi,e PROUT mette al primo posto l’opposizione allo sfruttamento economico, poiché incide sulla vita e l’esistenza delle persone.
Al fine di sradicare lo sfruttamento e costruire una società giusta e benevola, dovrebbero essere tenuti in considerazione i seguenti sei obiettivi:
1. 100% di occupazione per la popolazione locale
E’ necessario arrivare al 100% di occupazione per la popolazione locale.
Il diritto fondamentale di tutte le persone è di avere garantite le minime necessità per l’esistenza, che includono per lo meno: alimenti, vestiario, alloggio, istruzione e cure mediche. Questo diritto fondamentale dovrebbe essere realizzato attraverso il 100% di occupazione garantita, non attraverso i sussidi o il razionamento.
Definizione di Popolazione locale
E’ l’insieme di coloro che hanno unito i propri interessi socio-economici individuali con gli interessi socio-economici del gruppo socio-economico in cui vivono.
(Vale a dire persone che contribuiscono a pieno titolo allo sviluppo locale)
La considerazione primaria (criterio) è se le persone hanno fuso i propri interessi individuali con la propria unità socio-economica, indipendentemente dal colore, credo, razza, lingua madre, luogo di nascita, ecc.
(Qui viene ribaltata la nozione di cittadinanza del tipo IUS-Soli o IUS-Sanguinis, vale a dire se si è nati nel paese o se si è discendenti di cittadini locali. Viene stabilito un altro parametro: è cittadino locale chi contribuisce al benessere della popolazione locale, perché ha i medesimi interessi socio-economici…)
Coloro che traggono il proprio sostentamento in una determinata unità socio-economica, ma spendono i loro guadagni in un’altra unità socio-economica devono essere considerati come estranei o persone non locali, poiché questa pratica non è conforme agli interessi del gruppo socio-economico in cui essi lavorano. Il risultato è il ‘drenaggio di capitale’ necessario per il continuo avanzamento di tale unità e mina il suo sviluppo economico.
Chiusura delle BORSE mondiali (mercati speculativi)
I capitalisti, nella loro forma singolare o collettiva, sono gli sfruttatori più perniciosi di oggi. In tutto il mondo sfruttano le economie locali e drenano la loro ricchezza. In quasi tutti i casi i profitti che ne derivano vengono spesi al di fuori dell’area locale e trasferiti agli azionisti esterni e aziende di controllo.
Una misura essenziale per controllare questo sfruttamento economico è che i mercati speculativi in tutti i paesi del mondo debbano essere chiusi immediatamente.
Per creare il 100% di occupazione tra la popolazione locale, PROUT appoggia una pianificazione economica a breve e a lungo termine.
Piani a breve termine
Nei piani a breve termine troviamo: creazione immediata di industrie ad alta intensità di manodopera, con il principio di fornire i requisiti minimi collettivi dell’esistenza, o rendere più produttive quelle già presenti. Il principio su cui queste industrie si basano dovrebbe essere la motivazione di consumo, non di profitto.
(Motivazione di CONSUMO, significa che il profitto dell’attività in questione deve essere razionale e la produzione orientata a soddisfare le reali esigenze della popolazione. Spesso la produzione di beni anche voluttuari è sponsorizzata dalla pubblicità per indurre dei bisogni artificiali, solo per motivazioni di profitto.
Dovremmo sapere che un paese può sopravvivere se risponde alla domanda interna e ha un 10-15% di esportazioni)
Piani a lungo termine
Sviluppo di industrie ad alta intensità di capitale, per aumentare la capacità produttiva dell’unità socio-economica.
Struttura economica
Il PROUT sostiene una struttura economica a tre livelli: imprese private di piccola scala, cooperative di medie dimensioni e industrie chiave su larga scala gestite dall’Amministrazione locale più vicina.
Tale struttura economica dovrebbe porre le sue radici sui principi di:
- Autosufficienza economica,
- Massima utilizzazione,
- Distribuzione razionale,
- Decentramento produttivo
- Razionalizzazione e aumento progressivo del tenore di vita di tutte le persone.
Attraverso la creazione costante di nuove industrie, di nuovi prodotti e nuove tecniche di produzione che incorporano le più recenti scoperte scientifiche, si può aumentare la vitalità economica. Come parte del piano economico a lungo termine, può essere progressivamente ridotto l’orario di lavoro per mantenere la piena occupazione.
(Da notare che l’Autosufficienza Economica, opposta alla attuale Globalizzazione Economica, è fattore essenziale per la piena occupazione).
Surplus e deficit di lavoro
Inoltre, per risolvere il problema della disoccupazione sia a breve che a lungo termine si dovrebbero comprendere accuratamente le tendenze al surplus o al deficit di lavoro manuale e intellettuale. (Vale a dire le previsioni di aumento della manodopera specializzata, o di lavoratori intellettuali sfornati dalla scuola, etc.).
Programmi di riqualificazione
Nei casi in cui esiste un deficit di manodopera per un settore in espansione, i programmi di riqualificazione possono dotare i lavoratori delle competenze necessarie per l’occupazione.
Sviluppo Rurale
Un altro modo per aiutare a risolvere la disoccupazione, in particolare nelle comunità rurali, è l’utilizzo delle piante che favoriscono l’autosufficienza economica.
Tutte le unità socio-economiche hanno la potenzialità di aumentare le varietà di piante e colture, abbinando adeguatamente le stesse con le caratteristiche del suolo, la topografia e le condizioni climatiche, ecc.
Il rimboschimento può recuperare regioni aride e semi-aride, e alcune piante uniche come la felce (Puranica), che ha la capacità di attrarre le nuvole, può aiutare radicalmente a trasformare le precipitazioni e le condizioni meteorologiche di una regione. Le industrie Agro- e Agrico-alimentari, (Agrico-alimentari: aziende che producono macchinari e attrezzature pre-raccolto), che utilizzano il potenziale produttivo di colture e piante diverse, possono aiutare a risolvere la disoccupazione rurale, con la creazione di una serie di beni e servizi. Ci sono molte dimensioni di questo rivoluzionario programma di razionalizzazione dell’utilizzo delle piante, che è anche espressione concreta degli ideali di Neo-Umanesimo.
Per risolvere questo e altri pressanti problemi socio-economici, sarebbe doveroso lanciare in tutto il mondo dei movimenti popolari basati sull’idea di anti-sfruttamento e su sentimenti universali. Tali movimenti dovrebbero opporsi ad ogni forma di sfruttamento economico, psichico, culturale e psico-economico. Inoltre dovrebbero intraprendere adeguati programmi pratici per migliorare il benessere della popolazione a 360 gradi.
Gli altri 5 punti
- Massimo sviluppo industriale
- Evitare l’Importazione di prodotti di primaria necessità
- La lingua locale come strumento di istruzione
- La lingua locale come principale mezzo di comunicazione
- Valutare le necessità e richieste socio-economiche locali
Opuscolo: Socio-Economic Movements