requisiti di una costituzione ideale 

da Soluzioni ad Alcuni Problemi,  Parte 8
di P.R. Sarkar

PR-Sarkar_3            Con i cambiamenti del ciclo sociale[1], la società umana ha sviluppato diverse istituzioni sociali per svolgere le proprie funzioni e perseguire le proprie responsabilità. Lo stato è un’istituzione vitale che organizza un gruppo di persone in un certo territorio, le governa, promuove il loro benessere e vigila sulla loro buona sorte. Questa istituzione è potente perché gode anche di potere sovrano.

            L’accumulazione del potere è pericolosa se non è guidata da alcune regole e principi di base. Il libro guida in cui sono codificate tutte le norme, i regolamenti e i principi per il corretto funzionamento di uno stato, si chiama Costituzione. Una Costituzione guida uno Stato, attraverso le politiche e i principi, a rendere un servizio a 360 gradi alle persone, per un loro rapido progresso.

            La prima Costituzione scritta è stata redatta dalla dinastia Licchavi di Vaeshali (nel nord del Bihar) nell’antica India, più di 2500 anni fa. Prima di questa, le parole del re erano legge e il re governava secondo il parere dei suoi ministri. La prima democrazia repubblicana è stato istituita dai Licchaviis. La Repubblica Licchavi comprendeva una parte del Muzzaffarpur, porzioni di Begusharai, Samastipur e Hajipur tra il Gandaka e il fiume Kamala, il tutto nell’attuale stato del Bihar, il primo stato democratico con una sua costituzione scritta.

 Differenze tra alcune Costituzioni 

Non c’è una costituzione britannica – è solo una raccolta di tradizioni e convenzioni, e non un documento scritto. Il capo teorico è la regina o il re. Tutto il potere è in mano alla corona, ma praticamente è esercitato dal primo ministro, in una forma di governo parlamentare.

Il sistema francese è una forma di governo presidenziale dove il presidente nomina il primo ministro e di tutti gli altri ministri. Gli Stati Uniti hanno una forma di governo presidenziale. In Francia e negli Stati Uniti vi è una costituzione scritta. Negli Stati Uniti il presidente esercita il potere o governa il paese attraverso dei segretari nominati dal Presidente, eletto direttamente dagli elettori. Nel sistema statunitense non ci sono i ministri, solo sottosegretari, mentre ci sono i ministri nel sistema francese. In Gran Bretagna quando manca il governo, la corona lo crea e lo presiede fino a quando non viene eletto il nuovo parlamento. In India il presidente non ha potere ed è solo un’autorità firmataria, insomma un ‘timbro di gomma’. Il presidente indiano non può nemmeno guidare un governo di transizione. Il primo ministro indiano può rimuovere il presidente, ma il presidente non può rimuovere il primo ministro. Anche se il primo ministro, secondo la costituzione, è molto potente, lui o lei non è eletta direttamente dal corpo elettorale, dal popolo. Il primo ministro è eletto come membro del parlamento e poi è nominato Primo Ministro dal partito.

La forma di governo presidenziale degli Stati Uniti è la forma migliore di governo, ma c’è un difetto nella Costituzione degli Stati Uniti ed è che vengono date maggiori opportunità ai diritti individuali: questo principio porta ad un ordine capitalista estremista. Anche l’India si avvia a soffrire della stessa malattia e questo sta portando all’aumento del regionalismo. In una forma ideale di governo, l’eccessiva libertà individuale dovrebbe essere ridotta. Il PROUT[2] introdurrà dei controlli sociali in modo che gli interessi collettivi avranno invece importanza suprema. Nella Costituzione degli Stati Uniti non è garantito il potere d’acquisto delle persone. La migliore forma di governo è la forma presidenziale dove il presidente è eletto direttamente dal popolo e vi è meno libertà individuale (bilanciata alle necessità collettive).

 

 Difetti costituzionali comuni 

Ogni individuo ha il diritto allo sviluppo fisico, mentale e spirituale.

Ma tutte le costituzioni sono state scritte in modo tale da non assicurare il benessere completo di tutti i cittadini. Una costituzione dovrebbe essere equa e giusta. Il più piccolo pregiudizio verso un particolare gruppo etnico, linguistico o religioso, da parte dei padri costituenti, può minare l’unità e la solidarietà del paese in questione e quindi turbare la pace e la prosperità della società nel suo complesso.

Giudicati da questo punto di vista, nella Costituzione indiana sono facilmente discernibili alcuni difetti. L’India dovrebbe avere una nuova Costituzione per stabilire l’unità nella diversità in un paese multilingue, multi-sociale e multi-nazionale.

Nell’elaborazione della costituzione di un paese gli autori dovrebbero tenere a mente la struttura della popolazione del paese medesimo. La popolazione dell’India è una popolazione mista di razza australoide, mongola, negroide, ariana. Ma la Costituzione indiana, a causa di difetti intrinseci, non ha contribuito a stabilire solidarietà sociale, tradizioni culturali, uguaglianza e unità tra queste razze. Come risultato si sono sviluppate nel paese molte tendenze fissipare (divisive).

 Ci sono diversi difetti sia fiscali sia psicologici nella costituzione indiana 

I difetti fiscali sono i seguenti.

  1. In primo luogo, non vi è alcun controllo sullo spietato sfruttamento capitalistico. Questo perché i leader della lotta per l’indipendenza non hanno inculcato nel popolo alcun sentimento di tipo economico. L’unico sentimento utilizzato è stato un sentimento anti-britannico. Così la lotta per l’indipendenza si è trasformata in un movimento politico e non in movimento economico (per la liberazione economica). Dopo il 1947, invece dello sfruttamento bianco, emerse lo sfruttamento ‘marrone’[3]. Il 1947 ha portato solo alla libertà politica capitalista, ma non alla libertà economica. Di conseguenza, lo spietato sfruttamento economico continua ancora oggi.
  2. In secondo luogo, la Costituzione non dà alcuna garanzia di aumento della capacità di acquisto per ogni individuo.
  3. In terzo luogo, il presidente non ha il potere costituzionale di verifica delle questioni finanziarie o fiscali. L’economia indiana è controllata da poche Associazioni Imprenditoriali attraverso alcune camere di commercio. Il presidente non ha il potere costituzionale di verificare sia il livello di prezzi sia il grado di sfruttamento (economico in atto n.d.t). Né il Presidente dello Stato né il Presidente del Consiglio possono controllare questi aspetti.
  4. In quarto luogo, non vi è alcuna disposizione per la pianificazione inter-blocco (pianificazione inter-provinciale (più o meno)) in funzione dello sviluppo socio-economico.
  5. Quinto, non vi è un chiaro concetto di ‘economia bilanciata[4].

Le lacune psicologiche della Costituzione indiana sono le seguenti:

La prima è l’imposizione di una lingua regionale come lingua nazionale.

L’imperialismo inglese è stato sostituito dall’imperialismo Hindi. L’Hindi è solo una delle molte lingue regionali. La selezione di una di tali lingue regionali, come lingua ufficiale, influisce negativamente sulla psicologia delle persone che parlano altre lingue. Come conseguenza di una tale politica linguistica difettosa a livello costituzionale la popolazione, non di lingua hindi, affronta una concorrenza impari a livello nazionale ed è costretta ad utilizzare un linguaggio, o l’hindi o l’inglese, che non è la sua lingua naturale. Perciò queste popolazioni sono relegate a cittadini ‘Classe B’. Nessuna lingua regionale dovrebbe essere utilizzata come lingua ufficiale in un paese multi-nazionale, multi-linguistico e multi-culturale, come l’India. Tale scelta potrebbe influenzare le menti di altre persone non di lingua hindi. L’Hindi è solo una lingua regionale come il Tamil, il Telugu e il Tulu. Si tratta di un buon linguaggio, ma non dovrebbe essere forzatamente imposto sugli altri.

L’India è un paese laico, ma il Pakistan è uno stato musulmano e il Nepal è uno stato indù. Essi possono o non possono imporre un linguaggio al loro popolo, ma in India, questa imposizione non dovrebbe avvenire. Lo spirito di laicità fornisce uguale diritti e possibilità per tutti in funzione del massimo sviluppo psico-socio-economico di ogni individuo.

Quando il parlamento indiano ha discusso la questione delle lingue ufficiali, l’assemblea costituente è stata equamente divisa in due. L’allora presidente della Costituente, in quella fase controversa, ha assegnato il suo voto, così importante, a favore dell’Hindi. Così l’Hindi è diventata la lingua ufficiale dell’India per un solo voto.

Il Sam’skrta (Sanscrito) può diventare la lingua nazionale dell’India. E ‘ la nonna di quasi tutte le lingue moderne dell’India e ha una grande influenza sulle lingue dell’India. Possono essere necessari cinque, dieci, cinquanta o cento anni per diffondere questa lingua a tutte le persone. Deve essere utilizzata la scrittura romana poiché il sanscrito non ha un suo proprio sistema di scrittura. Tutti i gruppi indiani, inclusi gli esperti linguisti, dovrebbero unirsi e decidere su questa controversa questione.

Il secondo difetto psicologico è che nella legge ci sono diverse disparità di trattamento.

La costituzione dell’India proclama che tutti sono uguali davanti alla legge. Ma in pratica, questo principio non è seguito e come risultato è in crescita la disparità nell’ambito del diritto e della giustizia. Tale disparità influenza negativamente lo status di diversi gruppi sociali del paese. Ad esempio, ci sono differenze tra il Codice indù e il Codice mussulmano. Le donne indù e le donne musulmane, anche se sono tutte cittadine indiane, non hanno per legge uguali vantaggi. Ad esempio, secondo la legge indù, un uomo non può avere più di una moglie, ma un uomo musulmano ha diritto di avere più di una moglie. Per ottenere  il divorzio un marito indù o una moglie indù devono fare ricorso al tribunale, mentre un uomo musulmano ha il diritto di ripudiare la moglie senza il permesso o l’approvazione del tribunale. Inoltre, un marito musulmano può divorziare dalla moglie, ma una moglie musulmana non può divorziare dal marito. Inoltre, un marito musulmano non è tenuto a dimostrare [alcuna motivazione per ottenere il divorzio].

La disparità di fronte alla legge sta creando tutti questi problemi. La radice di tutti questi mali risiede nei difetti psicologici della costituzione indiana. Perché la Costituzione consente al codice indù e al codice musulmano di coesistere fianco a fianco? Che ci sia un solo codice – il codice indiano. Questo Codice indiano dovrebbe essere basato su valori umani cardinali, con un approccio universale e lo spirito neo-umanista[5]. Solo allora può essere stabilita nella pratica l’uguaglianza davanti alla legge, e può essere garantita per tutti uguale protezione della legge. La Costituzione, per sradicare le disparità esistenti negli occhi di chi legge, dovrebbe rimuovere alcune lacune psicologiche.

Il  terzo difetto psicologico è che non esiste una legge contro la distruzione indiscriminata della flora e della fauna per l’assenza del sentimento neo-umanista.

Nella Famiglia Cosmica dell’Entità Suprema (Parama Purus’a), gli esseri umani, gli animali, le piante e gli oggetti inanimati esistono assieme a mantenere un equilibrio armonioso. Tuttavia, gli esseri umani, a causa del loro intelletto superiore, stanno indiscriminatamente distruggendo piante ed animali per i propri fini egoistici. Nella Costituzione, non vi è alcuna disposizione per la salvaguardia delle piante e degli animali. In una costituzione, è necessario prevedere delle garanzie per la vita delle piante e degli animali. L’assenza di tali norme nella Costituzione crea scappatoie psicologiche che vanno corrette senza indugio.

In quarto luogo, nella Costituzione, nel caso di una confederazione dovrebbero essere chiaramente definiti i rapporti tra il centro e gli stati.

In caso contrario, ci sarà conflitto tra potere centrale  e statale, l’intero paese subirà pesanti ripercussioni psicologiche. Tra tutti gli altri aspetti di questa relazione, due sono quelli importanti che devono essere chiaramente definiti, il diritto di autodeterminazione e il diritto di secessione di una particolare componente della confederazione. Nella costituzione dell’India questi non sono chiaramente indicati. Come risultato, la relazione tra il centro e gli stati rimane sempre teso e sotto pressioni.

In quinto luogo, nella costituzione dell’India, non è stabilita una chiara classificazione delle tribù e delle caste in essere.

Piuttosto, questi elenchi sono stati erroneamente redatti sulla base di considerazioni razziali. In alternativa a questo approccio non scientifico, la lista delle Tribù e delle Caste esistenti dovrebbero essere basate sul livello di arretratezza economica ed educativa.

 Riforme costituzionali 

Per superare questi difetti fiscali e psicologici, tutte le costituzioni del mondo d’oggi hanno bisogno di essere riformate. Dovrebbero essere attuate le seguenti riforme:

  1. Scioglimento dei governo o del parlamento. Il presidente può far decadere il governo o sciogliere il parlamento in determinate circostanze: in caso di azioni ostili presenti all’interno del paese, in caso di disordini o di trasgressione della legge e dell’ordine pubblico, in caso di attività ostili esterne, e quando un governo democratico è messo in minoranza in parlamento. Quando un governo democratico è dichiarato decaduto, perché è in minoranza, il presidente deve spiegare le ragioni delle sue azioni di fronte al Parlamento, entro un mese dal giorno della loro adozione nei confronti del governo. Se il Parlamento è già sciolto il presidente dovrà organizzare le elezioni generali entro sei mesi e spiegare la sua posizione di fronte al parlamento appena eletto, entro un mese dalle elezioni.
  2. Periodo di emergenza. Il presidente può continuare il periodo di emergenza con l’approvazione del Parlamento per un periodo di sei mesi, e con un tale parlamento il presidente può continuare un periodo di emergenza per non più di due anni.
  3. Consigli da parte di un governo ombra. Il presidente può o può non agire su consiglio di un governo ombra. Se il consiglio di un governo ombra non è onorato dal presidente allora il Parlamento sarà sciolto. Un nuovo Parlamento dovrà essere formato attraverso le elezioni generali, e il presidente dovrà spiegare la propria posizione davanti al nuovo parlamento entro un mese dalla sua formazione.
  4. Standard morale e Carattere del Presidente e del Primo Ministro. Il presidente o primo ministro devono essere di alta moralità. Il presidente o il primo ministro non devono essere divorziati dalla moglie, sposare una divorziata o avere più di un coniuge.
  5. Il potere del presidente di rilasciare dichiarazioni. Il presidente non deve rilasciare alcuna dichiarazione in condizioni normali senza consultare il parlamento o il primo ministro. In condizioni normali, quando vi è un governo, il presidente dovrà agire secondo il consiglio del governo. Nel caso in cui il governo si sciogliesse il presidente dovrà agire secondo il consiglio del parlamento.
  6. Il Parlamento nel ruolo di assemblea costituente. Il Parlamento svolgerà il ruolo di assemblea costituente solo con una maggioranza di 7/8 dei suoi membri, in quanto la modifica della costituzione, a intervalli regolari riduce lo status della costituzione.
  7. Tutte le lingue vive di un paese devono avere pari dignità di fronte allo Stato o al governo.
  8. Parità di diritti. Tutti i cittadini devono avere pari diritti di fronte alla legge. Devono essere prese in considerazione in modo uguale per tutti i cittadini, le necessità materiali, in modo che tutti i cittadini possano ottenere equilibrio e bilanciamento nella vita collettiva.
  9. Comitato di Revisione. Per controllare il progresso economico e lo sviluppo delle diverse parti del paese, dovrebbe essere costituito, dal presidente, un comitato di revisione di alto livello. Se c’è una qualche diversità tra il governo e il Comitato, il presidente deve agire secondo i consigli del parlamento. E se non vi è alcuna differenza tra il parlamento e il Comitato, il presidente dovrebbe chiedere consiglio dalla corte suprema del paese e agire secondo il loro parere ufficiale, secondo le disposizioni della Costituzione.
  10. Causa contro il primo ministro o il presidente. Un caso giudiziario può essere depositato presso la Corte Suprema contro qualsiasi persona del paese inclusi il primo ministro e il presidente, perché ogni cittadino del paese è uguale davanti alla Costituzione.
  11. Diritto di autodeterminazione e di plebiscito. Il diritto di autodeterminazione per una parte del paese può essere riconosciuta solo sulla base di un referendum tenutosi in quella zona con il permesso del parlamento in assetto di assemblea costituente. Se il referendum si potrà tenere, dovrà essere tenuto sotto lo stretto controllo e la supervisione del governo centrale e dal capo della Commissario Elettorale del paese.
  12. Deve essere garantita l’istruzione primaria per tutti e l’istruzione dovrebbe essere libera da ogni interferenza politica.
  13. La Legge e la Costituzione dovrebbero coincidere. La legge e la Costituzione dovrebbe essere la stessa per tutto il paese, come ogni individuo è uguale di fronte alla legge e davanti alla costituzione. Secondo la costituzione, ogni parte del paese potrà godere dello stesso potere. Ad esempio, non dovrebbero essere consentiti diritti speciali o facilitazioni per il Kashmir. Oggi un Kashmiri può andare in Bengala ad acquistare dei terreni, una casa, ecc., ma un bengalese non può godere di tali privilegi in Kashmir. Questo tipo di discriminazione deve finire.

 

 Carta dei diritti 

La formazione di un Governo Mondiale richiederà una Costituzione Mondiale. In tale costituzione dovrebbe essere inclusa una Carta dei Principi (o Bill of Rights) che comprenda almeno le seguenti quattro aree.

  1. Prima: dovrebbe essere garantita completa sicurezza a tutte le piante e gli animali del pianeta.
  2. Seconda: ogni paese deve garantire il potere d’acquisto a tutti i suoi cittadini.
  3. Terza: la Costituzione deve garantire quattro diritti fondamentali –
    1. Libertà di pratica spirituale (o Dharma)
    2. Rispetto delle tradizioni culturali
    3. Istruzione
    4. Espressione delle lingue indigene.
  4. Quarta: se la pratica di uno qualsiasi di questi diritti confligge con i valori umani cardinali, allora tale pratica deve essere immediatamente fermata. Cioè, i valori umani cardinali devono avere la precedenza su tutti gli altri diritti.

Tutte le costituzioni del mondo soffrono di numerosi difetti. I punti di cui sopra possono essere adottati, dagli estensori delle diverse Costituzioni, per superare tali difetti.

22 Settembre 1986, Calcutta, India

Traduzione: Tarcisio Bonotto


[1] Ciclo sociale: P.R. Sarkar interpreta la storia come il susseguirsi della dominazione delle classi psicologiche denominate: lavoratori, guerrieri, intellettuali, affaristi (Shudra, Ksattrya, Vipra, Vaeshya), in alternanza. Dopo la dominazione degli affaristi (l’epoca attuale) si passa al nuovo ciclo sociale attraverso una rivoluzione sociale, dominato dalla mentalità Ksattrya o Guerriera, non necessariamente i militari. Roosvelt era un militare, ma non vi è stato il governo dei militari negli USA.

[2] La Teoria della Utilizzazione PROgressiva, PROUT è una teoria socio-economica.

[3] Degli indiani (pelle marrone), contro gli stessi indiani, dell’India

[4] Per Economica Bilanciata P.R. Sarkar intende una divisione del lavoro bilanciata tra i settori dell’economica: 30-40% della popolazione dipendente dall’agricoltura, 20% dalle Agrico-Industrie, 20% dall’Agro-alimentare, 10% altre industrie non agricole, 10% commercio, 10% colletti bianchi, pubblica amministrazione.

[5] Neo-Umanesimo: per P.R. Sarkar l’espansione del sentimento umanistico generale (che ha a cuore gli interessi dei soli esseri umani), ad abbracciare gli interessi del mondo animale, vegetale e inanimato, viene definito ‘neo-umanesimo’.