Difetti sociali del Gandismo e Marxismo – Una Filosofia difettosa
Difetti sociali del Gandismo e Marxismo – Una Filosofia difettosa
di P.R.Sarkar
La società è un’entità collettiva e non appartiene ad un unico individuo. L’obiettivo della società è di promuovere continuamente il benessere collettivo. Quando gli individui si rendono conto della necessità imperativa di sacrificarsi per l’interesse collettivo, allora e solo allora è possibile realizzare una società forte e sana.
Ora la domanda è: quale dovrebbe essere il rapporto tra gli individui e la società? Ogni individuo possiede due potenzialità preziose e straordinarie: una psichica, l’altra spirituale. Il corpo collettivo [sociale] non può dettare legge in merito a queste due potenzialità – la sua competenza è limitata alla sola ricchezza fisica. Nella sfera fisica se gli individui non vìolano gli interessi del corpo collettivo, sia la società sia l’individuo eviteranno difficoltà e godranno di uno stato di benessere. Per questo motivo il diritto individuale di andare contro gli interessi della collettività è stato messo sotto controllo [dalla legislazione]. Ma nelle sfere psichica e spirituale, ogni individuo ha completa libertà di avanzare e progredire.
Da questo punto di vista il marxismo è irrazionale, innaturale e non scientifico. Anche se la ricchezza mondana dell’universo fosse distribuita correttamente, le persone non saranno soddisfatte. Un voce risuonerà dal profondo del loro cuore, “voglio di più, voglio di più”. Questo perché i desideri della mente umana sono infiniti. Questi desideri illimitati possono essere soddisfatti solamente nella sfera dell’infinito. Non è possibile soddisfare le infinite aspirazioni nella sfera fisica, perché anche se la quantità di ricchezza fisica è molto vasta, non è infinita. Ecco perché le persone sagge canalizzano i propri infiniti desideri insoddisfatti verso le sfere psichica e spirituale.
Nel ‘Gandhismo’ troviamo due difetti: quello psicologico e quello materiale. Anche se il gandhismo non è capitalismo puro, esso senza dubbio protegge il capitalismo. I capitalisti trovano completa protezione in questo sistema. Il Gandhismo sostiene che i capitalisti sono i fiduciari del popolo, ma come è possibile? Possono coloro che prosperano sul sangue umano essere i protettori della gente? Come possono le masse sfruttate credere che i loro sfruttatori saranno i propri salvatori? Possiamo quindi vedere come il gandhismo contraddica direttamente la psicologia umana.
In secondo luogo, il gandhismo cerca sempre di evitare il confronto e ogni tipo di lotta, tra cui la lotta di classe. Secondo il marxismo, ci sono due classi principali: gli sfruttatori e gli sfruttati. Il Gandhismo non riconosce questo tipo di divisione. Il fatto è che delle quattro classi della società – i Lavoratori [Sudra], i Guerrieri [Kśattriyas], gli Intellettuali [Vipra] e gli Affaristi [Vaeshyas] – la classe dominante o dominatrice sfrutta le altre classi al meglio delle sue capacità. Anche se il periodo di sfruttamento può essere breve o lungo, a seconda della forza intrinseca o la vitalità della classe dirigente, l’ordine di avanzamento [e di cambio di classe dominante] mondano segue questo schema. Secondo il gandhismo, è possibile trasformare gli sfruttatori attraverso la persuasione. Teoricamente questo punto di vista può essere accettabile, ma non è né naturale né pratico. Se una capra cerca di convincere una tigre, la tigre non si mangierà la capra? La lotta è naturale e indispensabile. Il Tantra [1] supporta anche l’idea che il progresso si ottiene attraverso la lotta. La negazione della lotta è un difetto che serve gli interessi capitalistici [cioè materiali].
Secondo PROUT (Teoria della utilizzazione PROgressiva), se la persuasione fallisce è indispensabile applicare la forza. In ultima analisi possiamo dire che la regola d’oro è: “proteggere i virtuosi e punire i malvagi”. La società umana può svilupparsi solo se si segue questo principio.
Solo a coloro che aspirano a realizzare la perfezione Suprema e sono esenti da egoismo può essere affidata la tutela della società. Solo coloro che sono stabiliti nei principi cardinali della moralità umana e che hanno accettato l’Entità Suprema come obiettivo della propria vita, sono in grado di salvaguardare gli interessi del genere umano. Solo queste persone sono Sadvipra [buoni intellettuali] e solo loro possono rappresentare l’umanità – da soli possono servire altruisticamente tutta la creazione. I Sadvipra saranno identificati grazie alla loro condotta, l’impegno al servizio, il loro senso del dovere e la forza di carattere. Solo loro potranno saldamente annunciare, “Tutti gli esseri umani appartengono alla stessa razza! Tutti hanno uguali diritti! Tutti sono membri della stessa famiglia umana”.
Solo questi Sadvipra possono ammonire gli sfruttatori, con voce possente:” No allo sfruttamento di una persona sull’altra! No allo sfruttamento nel nome della religione!”.
Tali ‘sadvipra’ diventeranno i guardiani della società. I ‘sadvipra’ non potranno mai fermare la lotta di classe in corso, che si manifesta in base alle leggi del ciclo sociale (Legge del Ciclo Sociale di P.R. Sarkar). Essi garantiranno solo che i governanti non sfruttino la società; in tal modo potranno controllare chi governa.
Colui che ha proposto il ‘gandhismo’ era un uomo di umile temperamento che non amava i conflitti, ma questo atteggiamento è innaturale e poco pratico. Un principio può essere accettato solo se è pratico. La praticità non proviene in effetti dal mero idealismo.
P.R Sarkar
Settembre 1960, Ranchi, India – Prout in Sintesi 1
[1] Tantra: Insieme di teoria e pratiche per la liberazione umana