La GUERRA GLOBALE DELL’AGRICOLTURA
I cambiamenti in atto in questo momento storico coinvolgono tutte le attività umane e l’intero pianeta. In effetti toccano l’economia, la società, l’agricoltura, l’industria, la geologia, il clima, l’equilibrio ecologico. P.R. Sarkar Ha inaugurato un nuovo pensiero socio-economico e delle soluzioni alle problematiche emerse.
I problemi dell’agricoltura possono essere risolti solamente dagli agricoltori/allevatori/pescatori. Ma per la soluzione profonda dei problemi dell’agricoltura deve essere sostituito il sistema economico. Il capitalismo non è in grado di risolvere il problema della povertà nel mondo. Anzi è aumentata la concentrazione di ricchezza in mano a poche persone ed è aumentato il numero di poveri e diseredati.
Le piccole aziende, si dice, un tempo la spina dorsale dell’economica agricola, sono costrette a chiudere. In effetti oggi serve una struttura più aggregata per affrontare le sfide del secolo.
Molte aziende finanziarie e banche estere sono presenti in Italia e bussano alle porte delle aziende agricole chiedendo la vendita dei loro terreni per realizzarvi impianti solari o eolici.
La politica estera delle superpotenze capitaliste ha costretto i Paesi sfruttati a coltivare solo colture da reddito, creando così una carenza alimentare locale che dovrebbe venir colmata dalle esportazioni agricole di queste agenzie di sfruttatori. Questa attività è realizzata attraverso la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
Il loro obiettivo è fare pressione sugli Stati per porre fine ai servizi governativi agli agricoltori, come la fornitura di sementi, i sussidi, ecc. In seguito, offrendo incentivi alla coltivazione di colture da reddito per l’esportazione, consentendo alle imprese di commerciare direttamente con gli agricoltori, l’obiettivo è quello di gettare le basi per l’agricoltura industriale aziendale sotto forma di enormi aziende agricole di oltre 100 acri.
L’obiettivo principale è quindi la distruzione dell’agricoltura su piccola scala e l’obiettivo finale è inviare questi lavoratori/trici rovinati/e nelle città per servire come manodopera a basso costo per le fabbriche di proprietà estera. A causa della Recessione economica globale del 2007 e della crisi economica di Covid, le morenti superpotenze capitalistiche dell’Occidente, i nuovi capitalisti dell’Occidente e la nuova superpotenza capitalista della Cina, che normalmente si affidano alle importazioni per sfamare i loro popoli, si stanno accaparrando enormi aree agricole in tutto il mondo. Le grandi aziende alimentari multinazionali stanno lavorando con loro per saccheggiare i contadini che lavorano duramente in tutto il mondo.
Per questo ci troviamo di fronte a una guerra totale contro gli agricoltori. Ora, la guerra può essere diretta o indiretta, utilizzando i nostri politici per distruggere gli agricoltori e consegnare la nostra terra e i suoi tesori ai capitalisti stranieri che li pagano in occasione delle elezioni.
Questa guerra agli agricoltori è una guerra globale e sta accelerando. Se gli agricoltori vogliono rimanere divisi, se vogliono semplicemente aspettare di essere ridotti a mendicanti o di essere cacciati dalle loro terre, dipende da loro, ma i terroristi economici di Wall Street, Londra e Pechino non si fermeranno. Devono essere combattuti. E possiamo combattere solo se siamo uniti. Uniti con gli agricoltori del nostro Paese e di tutto il mondo. Si tratta quindi di una rivoluzione globale – una guerra per la giustizia, uguaglianza e fratellanza/sorellanza basata sull’umanesimo universale. Questa è la Rivoluzione Globale che sta arrivando. L’obiettivo della UPFF – Universal Proutist Farmers Federation è di realizzare una rivoluzione nucleare – o multidimensionale – basata su una rivoluzione morale nei nostri cuori, nella nostra patria, in tutto il mondo e in tutto l’universo.