Leadership
Estratto da Shabda Cayanika – Parte 15
Voi tutti sapete che gli esseri viventi sono divisi in due categorie. Alcuni vivono in isolamento e alcuni vivono insieme. Ad esempio, gli animali domestici comuni sono individualisti per natura. Sono molto egocentrici. Un animale di solito non viene in aiuto di un altro. Gli animali domestici non sono né sinceri né dedicati ai loro padroni. In realtà, non hanno la minima simpatia per gli interessi dei loro padroni. Ovunque si trovino, vivono solo per se stessi.
Le pecore, tuttavia, sono animali gregari per natura. Se due pecore al pascolo in campi separati si vedono, si avvicineranno l’una all’altra poiché, per natura, preferiscono pascolare insieme. Un gregge di pecore è chiamato pravaha gaddalika, in Sanscrito, a causa di questo movimento collettivo spontaneo generato dall’istinto gregario.
Aesii gatii Sam’sa’r kii sab gad’har kii t’ha’t ‘
Ek jab ga’d’h me giire sab ja’ta tehi ba’t ‘.
“La natura della gente è un po’ come quella di un gregge di pecore.
Quando una pecora cade in un fosso, le altre seguiranno.”
Gli esseri umani sono esseri sociali. Se vanno a vivere da soli per molto tempo diventano irrequieti e cercano freneticamente la compagnia degli altri. Così gli esseri umani dovrebbero essere molto cauti nella scelta dei dirigenti della società. Nel corso della storia si può notare che molti paesi con una natura demoniaca hanno spinto l’intera società sull’orlo della distruzione. A volte intere comunità sono state sterminate, mentre altre volte la società ha superato la distruzione solo dopo un tonfo nel precipizio.
Ci sono alcune persone che a gran voce si oppongono ad ogni sorta di culto della personalità. Tuttavia, devono rendersi conto che il culto della personalità, sia buona che cattiva, è esistito fin dai tempi antichi e continuerà ad esistere anche in futuro. Questo è il motivo per cui ho detto che la società dovrebbe essere molto attenta nella scelta dei suoi dirigenti. A questo proposito non vi è alcuna differenza tra i capitalisti, comunisti o socialisti – sono tutti dello stesso colore. I dirigenti devono essere riconosciuti tali solo dopo aver considerato in che misura possiedono qualità come l’intelligenza, la saggezza, l’integrità, lo zelo pionieristico, disponibilità al sacrificio, etc.
6 marzo 1988, Calcutta
Shabda Cayanika – Parte 15
Estratto da Shabda Cayanika – Parte 16
La solidarietà e l’unità di un gruppo dipende dalla forza e dalla determinazione della leadership. Se la leadership non è forte l’intera struttura – sociale, economica e politica – diventa debole e alla fine crolla. La leadership forte e decisiva di Akbar (India) nella prima metà del XVII secolo, ha fondato l’impero Mughal sul sentimento della coesione sociale. Allo stesso modo, la forte e coraggiosa leadership del re Samudra Gupta nel XIII secolo, ha posto le solide basi dell’impero Gupta, dall’Himalaya, nel nord dell’India fino a Godabari a sud. Più tardi, a causa di una carenza di leader forti, il potente impero Magdha è crollato. Dopo la morte di Akbar l’impero Mughal è stato balcanizzato a causa della debolezza ed inefficienza dei successivi governanti. Alla fine, con l’ascesa dei Maratha e dei Sikh, l’impero Moghul fu fatto a pezzi nelle battaglie di Panipatha e Sithvalti.
Se dovessimo comparare i sistemi amministrativi, la democrazia è il migliore di tutti i sistemi di governo che si sono finora evoluti.
Tuttavia c’è meno spazio per lo sviluppo di una forte leadership in una democrazia che in una dittatura. Di conseguenza i paesi democratici, sia in guerra, sia nello sviluppo socio-economico o in altri settori di attività, rimangono sempre un po’ deboli, anche se una democrazia di solito dura di più di una dittatura. Anche se in un sistema democratico vi è più spazio per il dominio della razionalità, che della sregolatezza nelle regole, la solidarietà che si ottiene in una dittatura non si trova in una democrazia, perché la maggior parte delle persone non la vogliono.
In una dittatura le persone comuni sono perseguitate, in molti modi, dalla volontà capricciosa del dittatore, e un popolo in una democrazia è ugualmente tormentato dalle decisioni capricciose dei partiti politici, dai comportamenti ed espedienti dei quadri di partito. Nelle loro mani, i cittadini che amano la pace, soffrono terribilmente.
Vorrei che rifletteste obiettivamente su queste osservazioni.
Se il sistema della dittatura individuale non può essere pienamente supportato, come possiamo sostenere il sistema della dittatura del partito? In una dittatura di partito dei quadri ignoranti o semianalfabeti spesso molestano persone istruite e di talento. In questi casi la gente vuole porre fine al dominio dittatoriale. A volte cercano l’aiuto di potenze straniere per ottenere sollievo dalla loro insopportabile situazione. Questa è la triste realtà.
L’unica soluzione alla dittatura individuale, alla dittatura del partito e al pandemonio democratico, è il concetto Proutistico della leadership dei Sadvipras.
27 marzo 1988, Calcutta
Shabda Cayanika – parte 16
Prout in a Nutshell – parte 15