Ebola, Mercato Speculativo e Recessioni
Shrii Prabhat Rainjan Sarkar, il fondatore del PROUT, commentando nel 1987, l’imminente caduta del comunismo e del capitalismo, ha indicato due cause principali della grave crisi economica:
1. l’estrema concentrazione del valore della ricchezza, e
2. il blocco della circolazione del denaro.
Un recente rapporto di Credit Suisse sullo stato della ricchezza mondiale afferma che l’1% più ricco della popolazione possiede circa metà della ricchezza totale globale, e che tale ricchezza è giunta ad un nuovo record, 263 trilioni di dollari, più del doppio calcolato nel 2000 – mentre il 90 per cento della popolazione mondiale detiene solo il 13% di esso. Questa tendenza può intensificare la recessione economica, confermano gli autori del rapporto.
(16 ottobre 2014) – “C’è stata una correzione significativa nei titoli azionari statunitensi (al ribasso) che ha scosso la fiducia degli investitori. Toby Lawson, capo del settore “futures e titoli azionari per l’Asia-Pacifico” di Newedge Group SA, di Sydney, ha detto al Bloomberg oggi. “I rischi geopolitici e la diffusione di Ebola stanno aggiungendo nuovi rischi alle incertezze economiche globali. Quando il mercato è uno stato di flusso, tutto viene amplificato”.
A nostro parere, la dichiarazione di cui sopra è una cortina di fumo destinata a coprire sia lo sfruttamento economico sia il fatto che le teste finanziarie non hanno nulla di razionale da dire sulla disastrosa situazione economica mondiale. Invece, ciò che ha davvero bisogno di essere corretta è l’accelerazione nella disuguaglianza di distribuzione della ricchezza, e non il prezzo dei ‘documenti finanziari’.
Shrii Prabhat Rainjan Sarkar, fondatore di PROUT, ha sottolineato che sono due i motivi principali della grave crisi economica odierna: 1) l’estrema concentrazione del valore della ricchezza, e 2) blocco della circolazione del denaro – “… il denaro rimane inerte o non utilizzato perché i capitalisti pensano che se al denaro è consentito di girare liberamente, il che porterebbe sollievo alle masse comuni, i loro profitti potranno diminuire”.
Per inciso, la Credit Suisse, grande banca commerciale, lunedì scorso ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla ricchezza, il giorno stesso in cui è emersa l’attuale tendenza violenta al ribasso dei mercati finanziari. La relazione afferma che l’1% del mondo più ricco proprio possiede circa la metà della ricchezza totale globale, e che, anche se la ricchezza è cresciuta a un nuovo record – di 263.000.000 milioni dollari, più del doppio del 117.000 miliardi dollari calcolato del 2000 – il 90% della popolazione mondiale possiede solo il 13% di esso.
Tra i molti squilibri e disparità documentati dal rapporto svizzero, si è sottolineato che la ricchezza complessiva negli Stati Uniti è cresciuta ad un ritmo più veloce del reddito. Gli autori hanno avvertito che tale tendenza potrebbe portare ad un aumento della recessione.
Il Guardian ha evidenziato come la Cina ora detiene il numero maggiore di persone nella top 10% dei titolari di ricchezza globale rispetto a qualsiasi altro paese, prima degli Stati Uniti e il Giappone, spostatosi al terzo posto nella classifica, quindi Francia, Germania, Italia e il Regno Unito.
Da: proutworld.org