Scambio di Opinioni parlamentari in Agricoltura
Comunicazione alla Senatrice Michaela Biancofiore
Da: “irprout” irprout@pec.it
A: michaela.biancofiore@senato.it
Data Fri, 5 Jul 2024 14:11:01 +0200
Oggetto Intervento per Decreto Agricoltura 04/07/2024
Gent.ma On. Michaela Biancofiore,
ho letto con interesse il suo intervento sul Decreto Agricoltura, del 04/07/2024 e non posso che essere d’accordo con lei sui punti chiave sollevati: il sostegno al lavoro in agricoltura, contrasto alle pratiche sleali e alla piaga del caporalato, si pone fine all’installazione selvaggia del fotovoltaico a terra, tema della fauna selvatica, la Salute e il lavoro.
Lavorando a fianco degli agricoltori, allevatori da quando sono emerse le proteste, abbiamo voluto approfondire come Istituto di Ricerca Prout (ricerca socio-economico-ambientale) la situazione corrente dei diversi settori e i motivi profondi della protesta.
Abbiamo appurato quanto segue.
- Il prezzo di 1 litro di latte, gestito da ISMEA a costo medio regionale è più basso del 10-15,5% rispetto al costo di Produzione reale di aziende SRL, il cui bilancio è depositato presso le Camere di Commercio. Abbiamo recentemente presentato al Sottosegretario all’Agricoltura La Pietra i calcoli derivati dall’analisi dei bilanci.
- Ci siamo accorti che le Borse Merci delle Camere di Commercio, derivano i prezzi da ISMEA, ma sono ulteriormente elaborati ad esempio da CHI ACQUISTA IL LATTE: COOPERATIVE DI CONFERIMENTO E GRANAROLO (a Verona). Vale a dire il prezzo del latte non è stabilito dai Costi di Produzione aziendali ma da chi acquista. In economia significa che le aziende devono chiudere, se non coprono i costi di produzione e hanno un utile razionale per il loro sviluppo.
- nel settore lattiero caseario dal 1984 ad oggi sono state chiuse 140.000 stalle per il fatto che vengono pagate a volte al CdP a volte sotto il CdP, ma anche causa delle Multe Quote Latte. A causa di questa situazione le nostre importazioni di latte e derivati ammontano a oltre 1 miliardo di euro.
Con il Made in Italy dovremmo affrontare il problema della autosufficienza produttiva.
Il problema dell’indebitamento di decine di migliaia di aziende è dovuto proprio a questa condizione. Ieri la suddivisione del prezzo finale dei prodotti agricoli era di 1/3 al produttore, 1/3 al trasformatore-grossista e 1/3 alla commercializzazione. Oggi al produttore va un 12-15% del prezzo finale.
L’agricoltura è il settore più importante dell’ECONOMIA NAZIONALE. Rischiamo di diventare dipendenti dall’estero con tutte le conseguenze di approvvigionamento e uscita di capitali.
Desideravo solo porre alla sua attenzione questo fatto, i Costi di Produzione + utile razionale, necessari in Agricoltura. L’Agricoltura deve essere trattata come l’Industria, nella gestione.
La ringrazio per la sua attenzione.
Siamo a disposizione per qualsiasi info in merito.
Cordiali saluti
Tarcisio Bonotto
Presidente IRP-Verona
Cell.: +38 351 8014030
www.irprout.it – www.prout.it
Prout world – www.proutglobe.org – https://prout.info/
Di seguito l’intervento al Senato della Senatrice Michaela Biancofiore, per confronto.
SENATO DELLA REPUBBLICA
—— XIX LEGISLATURA ——
206a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO
GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2024
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Presidenza del vice presidente CENTINAIO,
indi del vice presidente RONZULLI
N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Civici d’Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l’Italia-Italia al Centro)-MAIE: Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE: FI-BP-PPE; Fratelli d’Italia: FdI; Italia Viva-Il Centro-Renew Europe: IV-C-RE; Lega Salvini Premier-Partito Sardo d’Azione: LSP-PSd’Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista: PD-IDP; Per le Autonomie (SVP-PATT, Campobase): Aut (SVP-PATT, Cb); Misto: Misto; Misto-ALLEANZA VERDI E SINISTRA: Misto-AVS; Misto-Azione-Renew Europe: Misto-Az-RE.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza del vice presidente CENTINAIO
PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 10,02).
Si dia lettura del processo verbale.
DURNWALDER, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del giorno precedente.
PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.
Comunicazioni della Presidenza
PRESIDENTE. L’elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all’Assemblea saranno pubblicati nell’allegato B al Resoconto della seduta odierna.
Seguito della discussione del disegno di legge:
(1138) Conversione in legge del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale (Relazione orale)(ore 10,04)
Discussione e approvazione della questione di fiducia
Approvazione, con modificazioni, con il seguente titolo: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 1138.
Ricordo che nella seduta di ieri i relatori hanno svolto la relazione orale, è stata respinta una proposta di questione pregiudiziale, hanno avuto luogo la discussione generale e le repliche dei relatori e del rappresentante del Governo e il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha posto la questione di fiducia sull’approvazione dell’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 63, nel testo proposto dalla Commissione.
Passiamo alla votazione dell’articolo unico del disegno di legge n. 1138, di conversione in legge del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, nel testo proposto dalla Commissione, sull’approvazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia.
BIANCOFIORE (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BIANCOFIORE (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE). Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, questo provvedimento finalmente interviene in un settore per troppi anni completamente dimenticato e che, invece, grazie alla caparbia dedizione del ministro Lollobrigida, non priva anche di implicazioni emotive, è tornato ad essere strategico per la nostra economia. Non si tratta solo di una questione economica: l’agricoltore e l’agricoltura sono soprattutto un grande valore da preservare; rappresentano da sempre le nostre tradizioni, la nostra storia e la nostra cultura; sono le radici di fatto del nostro Paese. Un valore così importante per la nostra filiera alimentare, fattore fondamentale e indispensabile per tutte le eccellenze del made in Italy, ci rende orgogliosi e fa troneggiare il nostro Paese come hub, come punto di riferimento nel mondo.
Ricordo a chi ci ascolta che l’Italia, il nostro grande e ineguagliabile Paese, ha un record mondiale di denominazioni di origine protetta (DOP) e di indicazioni geografiche protette (IGP). Per questo il settore agricolo e agroalimentare rappresenta il comparto strategico fondamentale del passato, del presente, ma ancor più per il futuro dell’economia nazionale. E, forse più di ogni altro, presenta quel carattere di interconnessione capace di agire da moltiplicatore economico anche nel settore industriale, enogastronomico e soprattutto turistico; valore che, per fungere da volano strategico, necessita sempre più di politiche capaci di rafforzare l’appeal, ma soprattutto necessita di sostegno alla produttività, all’innovazione e al rispetto delle tradizioni, affrontando le sfide con la consapevolezza di essere il Paese leader sotto il profilo dell’agroalimentare. Questo è un approccio voluto dal Governo Meloni e portato avanti con passione e competenza dalla Commissione della quale faccio parte, la 9a Commissione, per la quale ringrazio il presidente De Carlo e il relatore Bergesio.
È un comparto che – come è noto – sta attraversando un momento particolarmente complesso a causa della concomitanza di congiunture avverse, come il cambiamento climatico, il perdurare del conflitto in Ucraina, la diffusione di fitopatie. È una situazione di crisi che purtroppo determina gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale del nostro Paese, al quale il Governo Meloni ha inteso porre mano. Alla luce di questa realtà il Gruppo che presiedo plaude al merito del ministro Lollobrigida e del Governo per aver dedicato quasi esclusivamente alle imprese agricole e della pesca l’intero provvedimento, un’attenzione che mai come in questa legislatura si è voluta porre al settore.
È un corposo provvedimento necessariamente all’altezza dell’importanza del settore, che prevede sostegno al lavoro in agricoltura, contrasto alle pratiche sleali e alla piaga del caporalato, stop alla diffusione della peste suina africana e alla brucellosi, nonché alla proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu; ancora, misure per razionalizzare la spesa, migliorare l’efficienza del sistema informatico agricolo nazionale. Ciò avviene nel solco già tracciato da altre misure recentemente approvate, che hanno sancito la costituzionalizzazione dell’agricoltore custode del territorio, o permesso di incentivare l’imprenditoria giovanile agricola.
Si tratta quindi di un provvedimento che nasce dal desiderio di ascoltare il grido di dolore delle imprese e delle associazioni del settore, pianificando interventi, investimenti e tutele, senza dimenticare la messa a terra delle ingenti risorse che il PNRR destina all’agricoltura.
Dopo quattro lunghi anni, per esempio, si pone fine all’installazione selvaggia del fotovoltaico a terra, limitando ai soli terreni produttivi questo divieto; quindi, consumo di suolo zero per quanto riguarda il terreno fertile agricolo e nessuna speculazione.
Sì, dunque, al fotovoltaico sulle coperture delle aziende agricole; no al fotovoltaico sul suolo agricolo, ciò al fine di fermare anche le speculazioni dei grandi fondi di investimento che, in molte aree del Paese, stavano mettendo in difficoltà la produzione agricola, specie delle piccole e medie aziende agricole.
Ci sono poi il tema della fauna selvatica, che mi sta molto a cuore, e la battaglia per il contrasto alla peste suina, una piaga che necessitava di aiuti precisi ai nostri imprenditori, ai nostri allevatori, incentivando gli investimenti in termini di biosicurezza, andando a potenziare il fondo proprio dedicato con un rifinanziamento di cinque milioni di euro per il 2024 e di quindici milioni di euro per il 2025, permettendo anche l’utilizzo delle Forze armate e delle organizzazioni di volontariato e di protezione civile per contrastare il dilagante fenomeno della peste.
Il tema che personalmente però mi sta più a cuore, signor Presidente, come a tutti noi e che ha colpito tutti gli italiani, è la lotta allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura: quella piaga odiosa, orribile e disumana che spesso si consuma nel silenzio, che è il silenzio di quei lavoratori, per lo più stranieri, pagati l’equivalente di un tozzo di pane che, nei campi di grano e pomodori, rischiano ogni giorno di perdere la vita per far fiorire le nostre eccellenze.
Signor Presidente, vogliamo che l’orrore che tutti abbiamo provato per la morte di Satnam Singh non sia solamente un altro evanescente moto di indignazione generale popolare, ma diventi un esempio per dichiarare guerra senza confini allo sfruttamento in agricoltura. Stupisce il fatto che qualche organizzazione sindacale si renda conto solo ora del problema. Dov’era chi per anni avrebbe dovuto vigilare, tutelare e assistere i lavoratori del comparto?
Signor Presidente, colleghi, noi non volteremo le spalle a chi quelle stesse spalle e mani le ha bruciate dal sole e dalla fatica per noi, per il nostro interesse. Con gli emendamenti a firma dei relatori, che come Gruppo abbiamo saldamente sostenuto, abbiamo posto le basi per la costituzione del sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura, che coinvolgerà non solo i Ministeri competenti, ma anche tutta la filiera istituzionale, dall’Inps, che curerà anche la banca dati degli appalti in agricoltura, fino ad AGEA, potendo contare su una mole di dati che, incrociati tra loro, ci permetteranno di individuare già sulla carta le situazioni anomale e, quindi, poter intervenire con azioni mirate di prevenzione e contrasto.
A noi piacciono i fatti e gli atti concreti. Per questo abbiamo chiare la visione e la strategia di contrasto al fenomeno, attuando concretamente efficaci forme di prevenzione. Solo così si sconfigge il caporalato, non di certo con la propaganda politica proprio di quella parte che, per anni – come ho detto – ha predicato bene e poi evidentemente razzolato male. Credo sia importante enunciare qui misure altrettanto efficaci come quelle relative al rafforzamento del ruolo del commissario per la siccità e al piano straordinario per riuscire a efficientare il sistema idrico italiano, nonché, come da riferimento alle imprese di interesse strategico nazionale, quelle per assicurare la continuità operativa degli impianti ex Ilva di Taranto, garantirne la sicurezza e disciplinare le procedure relative all’amministrazione straordinaria.
La salute e il lavoro sono per il Governo Meloni una priorità non certo indifferibile. Il cuore del provvedimento riguarda dunque la nostra terra, la visione che vogliamo avere di un comparto fondamentale per la crescita del Paese, qual è quello agricolo. Sono questi i pilastri su cui far appoggiare le nostre certezze e quelle degli imprenditori agricoli, pur nella consapevolezza che la concorrenza dei prodotti esteri è spietata, spesso anche sleale.
Di fronte alle sfide di Paesi senza regole non possiamo e non dobbiamo arretrare di un millimetro, né ridurre la capacità produttiva dell’agricoltura europea e italiana. Al nostro comparto servono meno oneri fiscali inutili, meno burocrazia inutile e più controlli a carico degli agricoltori che sottraggono risorse al settore. Questa è la direzione e per questa ci stiamo battendo e ci batteremo, senza dimenticare il tema del libero scambio con i Paesi extra UE che producono prodotti alimentari e trasformano prodotti agricoli senza i vincoli che abbiamo qui in Italia.
Signor Sottosegretario, ci auguriamo che questo sia oggetto dei prossimi tavoli europei, perché sappiamo quanto, soprattutto lei, tenga la salvaguardia della nostra sovranità alimentare, quanto il vostro Ministero tenga alla sovranità alimentare e alla nostra sicurezza alimentare.
Signor Presidente, l’agricoltura è il DNA stesso del nostro Paese. Il Governo Meloni è dimostratamente sempre al fianco degli agricoltori e dei produttori; è dalla parte di chi lotta ogni giorno per difendere il made in Italy e l’agricoltura italiana. Noi questo lo condividiamo profondamente come Gruppo.
Per questi motivi, annuncio con orgoglio il voto positivo del Gruppo Civici d’Italia-Noi Moderati (UDC-Coraggio Italia-Noi con l’Italia-Italia al Centro)-MAIE al testo che sta per entrare in vigore. (Applausi).