RAVI BATRA

Prospettive Economiche per gli Anni '90

Conferenza-Dibattito
Sala Convegni Cassa di Risparmio Verona

Il prof. Batra è venuto in Italia in questi giorni a ricevere, in un incontro internazionale annuale organizzato dal Centro Pio Manzù di Rimini al quale hanno partecipato personalità della cultura e della scienza di tutto il mondo occidentale e orientale, le medaglie del Governo Italiano e del Centro Pio Manzù, assegnate ad alcune personalità italiane e straniere. Il premio è stato assegnato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giulio Andreotti, e dal ministro degli Affari Esteri Gianni De Michelis.

A nome dei colleghi dell’ Istituto di Scienze Economiche dell’Università, della Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio, Lo ringrazio profondamente per aver accettato il nostro invito e ringrazio anche il dottor Perali della nostra Università e dell’Università del Wisconsin che ha offerto la Sua disponibilità per la traduzione. (Prof. Giuseppe Gaburro)

Atti della Conferenza-Dibattito – Verona, 16 Ottobre ’90
Edizioni Proutist Universal

INTRODUZIONE

Prof. A. Baldani Guerra
Vicepresidente della Cassa di Risparmio di Verona Vicenza, Belluno e Ancona

Come rappresentante della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza Belluno ed Ancona, porgo a Voi tutti il più cordiale benvenuto nella nostra sede e in particolare al professar Ravi Batra il quale è venuto a proporci, per l’organizzazione della Camera di Commercio e dell’ Università di Verona, il tema: “Prospettive economiche per gli anni novanta” .

Mi auguro siano prospettive buone per il nostro divenire e siano foriere di progresso e di sviluppo economico.

La funzione di questo Istituto di Credito non è solo di far credito ma di dare anche una mano alla cultura e di essere presente nello sviluppo delle strutture economiche; questa importante manifestazione rientra nei nostri ruoli di sostenitori delle attività culturali, dell’Università, dell’ economia. Non mi addentro assolutamente nel tema di questo importante incontro, e mi limito, come esponente di questo Istituto, ad aprire i lavori e dare lo parola al mio amico, professar Giuseppe Gaburro, che introdurrà questo incontro, un successo, come si vede, per lo presenza di molti giovani e meno giovani.

PRESENTAZIONE

Prof. G. Gaburro
Direttore dell’Istituto di Scienze Economiche dell’Università di Verona.

Ho il piacere di presentare il professor Ravi Batra a nome dell’ Istituto di Scienze Economiche dell’Università di Verona che, Con la Camera di Commercio e l’lstituto della Cassa di Risparmio, ha organizzato questo incontro. Il mio compito brevissimo, è di presentare in sintesi il curriculum e le pubblicazioni del professar Ravi Batra.

Il prof. Ravi Batra è docente di economia politica presso l’Università Metodista Meridionale di Dallas, nel Texas. E’ nato in lndia nel 1943, ha ottenuto il BE (Bachelor in Economia) presso l’Unìversità del Punjab e il Master presso l’Università di Economia di Nuova Dheli. Quindi a ventitrè anni, nel 1966, si è recato negli Stati Uniti dove, tre anni dopo, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università dell’Illinois.

Per due anni ha insegnato presso l’Università del Western Ontario in Canada. Nel 1973 pubblicò un libro sulla teoria del commercio internazionale e molti articoli scientifici su riviste internazionali tra le più prestigiose, tanto che a trent’anni l’Università di Dallas gli offri la cattedra di economia politica.

Dal 1973 ad oggi, è stato ed è professore presso quella Università eccetto che per gli anni 80·81, anno in cui è stato visiting professor presso l’Università di Vanderbild di Nashville. Tra l’altro, tra il 77 e l’80, è stato direttore del dipartimento di economia della stessa Università di Dallas.

Il prof Batra è considerato, oggi, uno dei maggiori esperti mondiali di teoria del commercio internazionale. Ha pubblicato sette volumi e moltissimi articoli su argomenti economici internazionali.

Nell’ ottobre 1978 la rivista Economic Enquiry di Los Angeles ha selezionato quarantasei economisti superstar e il professor Batra è stato classificato al terzo posto. E’ stato anche direttore associato del Southem Economic Journal e del Journal or International Economics.

L’ultimo libro del prof Batra “La grande depressione del 1990” è stato pubblicato per la prima volta nel 1985 dalla Casa Editrice Venus Books. Questo libro ha provocato un dibattito e controversie molto vivaci e molte delle sue previsioni si sono avverate.

Nei sei mesi successivi la pubblicazione, il prof. Batra è apparso negli Stati Uniti in tre shows televisivi nazionali, ha avuto più di 100 interviste radiofoniche e molti seminari. Gli editori Simon & Shuster hanno pubblicato una nuova edizione del libro nel 1987.

Il prof. Batra è venuto in Italia in questi giorni a ricevere, in un incontro internazionale annuale organizzato dal Centro Pio Manzù di Rimini al quale hanno partecipato personalità della cultura e della scienza di tutto il mondo occidentale e orientale, le medaglie del Governo Italiano e del Centro Pio Manzù, assegnate ad alcune personalità italiane e straniere. Il premio è stato assegnato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giulio Andreotti, e dal ministro degli Affari Esteri Gianni De Michelis.

A nome dei colleghi dell’ Istituto di Scienze Economiche dell’Università, della Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio, Lo ringrazio profondamente per aver accettato il nostro invito e ringrazio anche il dottor Perali della nostra Università e dell’Università del Wisconsin che ha offerto la Sua disponibilità per la traduzione.

INCONTRO

Prof. Ravi Batra
Professore Ordinario di Economia Politica
presso la Southern Methodist University, Dallas, Texas, USA.

Molte grazie per la lunga presentazione. Non sono più abituato agli elogi. Da tempo infatti incontro solo lunghe critiche e denunce perché il tema di cui scrivo e parlo crea molte controversie. Per una ragione o l’altra, gli economisti che sono d’accodo con me sono pochissimi.

Questo pero è un mondo libero, ognuno ha la libertà e il diritto di proporre le proprie idee e pertanto vi prego di prendere ciò che dirò con questo spirito.

Permettetemi innanzìtutto di dire ciò che io non sono, o meglio ciò in cui non credo. Negli Stati Uniti dopo che il mio libro La grande depressione degli anni’ 90 crebbe in popolarità, molti esperti mi accusarono di essere un comunista. All’epoca però non potevo dire loro che avevo già scritto un libro dal titolo La caduta del capitalismo e del comunismo. L’ho scritto nel 1978 e fu pubblicato da Macmillan, in Inghilterra, nello stesso anno. In esso si predice la caduta di entrambi i sistemi entro l’anno 2000. L’altro libro La grande depressione del 1990 fu pubblicato molto tempo dopo, nel 1985.

Questo libro (La grande depressione del 1990) ha creato tali controversie che in seguito fui piuttosto riluttante a parlare della caduta del capitalismo e del comunismo. Incominciarono, infatti, a darmi del pazzo e se avessi continuato a parlare della caduta di entrambi i sistemi mi avrebbero certamente mandato in esilio …

Vorrei spiegarvi la storia della pubblicazione dei libro affinché possiate giudicare voi stessi la credibilità delle mie previsioni.

Giunsi negli Stati Uniti nel 1966, dall’India e divenni professore nel 1970. Scrissi molti articoli e libri basati sulla teoria economica tradizionale, ma scoprii ben presto che questa teoria economica ignorava la storia e si concentrava troppo sulla matematica. Cercai allora di trovare un altro modo di osservare i problemi economici e agli inizi del 1976 incominciai a studiare la storia economica.

Prima di giungere negli Stati Uniti conobbi in India un grande maestro, Prabhat Ranjan Sarkar. Sarkar aveva allora proposto una nuova e originale teoria della storia e una volta negli Stati Uniti incominciai a studiare tutta la storia umana alla luce della sua teoria.

Sarkar avanza delle semplici osservazioni: dice che in ogni società ci sono solo tre possibili fonti di potere politico:

  1. la prima è la forza militare; Saddam Hussein, ad esempio, è al potere grazie alla sua forza militare;
  2. la seconda fonte di potere politico è l’intelletto umano; Andreotti è al potere grazie alla sua capacità intellettuale;
  3. la terza fonte di potere politico, tutti lo sappiamo, è il denaro. Possiamo studiare ogni società, ogni nazione e troveremo solo tre fonti di potere politico.

 

Un ‘osservazione molto semplice, dalla quale però Sarkar, il mio maestro, ha tratto conclusioni molto profonde. Egli afferma che ogni società è inizialmente governata dalla classe militare. Questa classe governa per qualche centinaio di anni e poi viene sostituita dal potere intellettuale (Sarkar include anche i sacerdoti nella classe degli intellettuali). Dopo il governo degli intellettuali subentra il governo della classe ricca. Tre sorgenti di potere politico; all’inizio la classe militare, poi la classe intellettuale e alla fine il potere della ricchezza con la classe dei cosiddetti acquisitori. Questa è la Legge del Ciclo Sociale di Sarkar.

Pertanto, quando nel 1976 incominciai a studiare la storia, applicai la legge del ciclo sociale agli attuali sistemi economici e sociali. Studiai infatti 10.000 anni di storia umana e riscontrai che non ci si è mai discostati da questa legge. L’Egitto, la Mesopotamia, la Cina, la società occidentale hanno puntualmente seguito la legge del ciclo sociale.

Osserviamo la storia d’Italia. L’impero romano corrisponde all’età dei militari. Dopo l’Impero giunse l’epoca degli intellettuali nella forma del dominio della Chiesa Cattolica. E poi il feudalesimo con la dominazione delle signorie e del denaro; questo conclude un primo ciclo sociale. Un altro ciclo iniziò quando i militari ritornarono al potere in Europa dopo l’età feudale; questa volta l’influenza politica passa all’Inghilterra e alla Francia.

In Inghilterra, Francia e Germania apparvero le grandi monarchie che governarono grazie al potere militare. Circa centocinquanta anni dopo si giunse al governo degli intellettuali grazie alla maggiore influenza dei diplomatici, dei cancellieri e dei primi ministri sui monarchi nel mondo occidentale. Quindi, alla classe militare è seguito il dominio della classe intellettuale. Dal 1860 il mondo occidentale, con l’avvento dell’età del denaro, è governato dalla classe più abbiente. Ognuna di queste età termina la propria fase in un mare di criminalità e disonestà e, in ogni ciclo, l’età della ricchezza finisce col generare povertà e grande depressione.

E’ ironia della sorte e della mente umana che, nell’età della ricchezza, la grande concentrazione di capitali dia luogo alla grande depressione. Questa concentrazione di ricchezza è anche causa della diffusa povertà presente in tutti i paesi in via di sviluppo. Noi economisti e intellettuali abbiamo scritto milioni di pagine sulla loro povertà, ma non siamo ancora stati capaci di sradicarla perché abbiamo ignorato la vera causa della povertà. C’è solo una causa per la povertà, in ogni paese del mondo, ed è l’estrema concentrazione della ricchezza.

La legge del ciclo sociale ci dice che il mondo comunista si deve muovere dall’età dei militari all’età degli intellettuali. Il mondo comunista è rimasto sotto il dominio dei militari fino all’anno scorso e lo era anche nel 1978 quando scrissi quel libro. Previdi, nel 1978, che per l’anno 2000 il mondo comunista si sarebbe mosso verso una democrazia intellettuale. Il mondo comunista, oggi, si sta muovendo verso una democrazia intellettuale, che non è democrazia governata dal denaro perché in accordo alla legge del ciclo sociale, dopo l’età dei militari prende il potere la classe degli intellettuali. Nelle elezioni svoltesi in Russia e Cecoslovacchia non c’è stato posto, infatti, per il denaro.

Questo era il fondamento della mia predizione: il mondo comunista si sarebbe mosso verso un’altra era intellettuale, passando dalla dittatura alla democrazia. La caduta della dittatura avrebbe significato la caduta del comunismo in Russia e nei paesi satelliti. Non scrissi della caduta del comunismo cinese, ma solo della sua varietà russa; esso infatti, quello cinese, scomparirà tra circa una ventina d’anni.

Nel mondo occidentale, invece, l’età governata dalla classe ricca sta per finire. E con la fine dell’età della ricchezza terminerà anche l’influenza del denaro nella politica. Ciò significa che le aziende continueranno sì a produrre, le multinazionali saranno ancora presenti ma il denaro non avrà più influenza sulle scelte politiche. Esisterà la democrazia, la libertà di impresa e invece del capitalismo di monopolio avremo un capitalismo di massa.

Ho stilato queste predizioni nel 1978; il titolo del libro fece sorridere qualcuno e ricevetti più critiche che elogi. Speravo con questo libro di dire al mondo come poter prevenire la povertà che era in arrivo.

Ero pronto ad essere ridicolizzato e criticato per ciò che avevo scritto, ma se nessuno conosceva il libro non ci sarebbe stato parimenti nessuno ad insultarmi. Il libro è passato del tutto inosservato e solo pochi critici hanno elargito qualche commento. Decisi, perciò, di essere più specifico nelle predizioni per aprire gli occhi alla gente e toccare più da vicino i loro interessi. Nel 1983 scrissi il libro La grande depressione del 1990.

In esso predissi, che negli anni 80 ci sarebbe stata un’euforia economica a livello mondiale. Feci la previsione che I’inflazione sarebbe diminuita, come pure i tassi di interessi in tutto il mondo, che i mercati azionari sarebbero cresciuti, che tutti i paesi si sarebbero maggiormente indebitati e che per circa sette lunghi anni avremmo poi dovuto pagare questo tipo di sviluppo.

Predissi che i ricchi sarebbero diventati più ricchi e i poveri più poveri. Dopo aver esposto queste previsioni trovai molti critici soprattutto tra i miei colleghi, tra cui vari premi Nobel, i quali affermavano che negli anni 80 l’inflazione sarebbe stata molto alta, come pure i tassi di interesse, che il prezzo del petrolio sarebbe salito a 80 dollari il barile, mentre io affermavo esattamente l’opposto. Quando i premi Nobel mi sono contro, mi chiedevo, quali possibilità potevo avere di veder pubblicato il mio libro? Mandai i miei manoscritti a circa cinquanta case editrici. Persino McMilIan, in Inghilterra, che aveva pubblicato il libro La caduta del capitalismo e del comunismo, rifiutò.

Tuttavia, una dopo l’altra, tutte le mie previsioni incominciarono ad avverarsi. L’inflazione diminuiva, i tassi di interesse precipitavano, il prezzo del petrolio scendeva, i mercati azionari crescevano ovunque, il governo diminuiva le tasse per i ricchi e le aumentava per i poveri, questo per lo meno negli Stati Uniti. Ad una ad una le previsioni si avveravano ma non riuscivo a trovare un editore. Non mi rimaneva altra possibilità che pubblicare io stesso il libro. Era la sola possibilità, disgustante ma senza alternativa. Nel 1985 feci stampare il libro dopo aver cercato per due anni di farlo pubblicare da editori specializzati. Stampai cinquemila copie e mi accorsi subito che era più facile stampare che vendere. Avevo ancora tutte le cinquemila copie con me; vivevo in un piccolo appartamento e tutte le stanze ne erano ricolme. Con mia moglie passai di libreria in libreria a chiedere che fosse esposto in vetrina.

Ero determinato e sicuro che, in un modo o in un altro, questo messaggio sarebbe arrivato al pubblico. E il messaggio era che l’estrema concentrazione di ricchezza avrebbe generato un decennio di euforia economica seguito da un decennio di depressione. Gli anni ’80 sono stati il decennio dell’euforia economica.

Un giorno una emittente radio mi invitò per una intervista. Dissi al giornalista che in una mezz’ora di tempo l’avrei convinto; mi rispose che avrei avuto a disposizione solo tre minuti. In quei tre minuti, pero, fui in grado di descrivere ciò che stava accadendo all’economia americana e le relative cause. Il messaggio risultò così semplice e di facile comprensione che nelle settimane successive le librerie vendettero tutti i libri a loro disposizione.

Il mese seguente il libro divenne popolare. Allo stesso tempo, però, non ero riuscito ancora a trovare un editore. Il manoscritto in mano agli editori, infatti, veniva dato in visione ad economisti ortodossi per l’approvazione. Per duecento anni si è continuato a credere che il verificarsi di una depressione sia un cosa logicamente impossibile. Ci si creda o meno, noi economisti tradizionali abbiamo ritenuto nei passati duecento anni che nel mondo capitalistico la depressione non possa accadere. Le teorie cambiano da decade a decade, quelle degli anni venti sono diverse da quelle degli anni ’80, ma il contenuto è il medesimo e cioè che nel mondo capitalistico non vi è possibilità di depressione economica.

In nove mesi vendetti, da solo, 10.000 copie del libro, dopodiché le case editrici di New York si precipitarono a pubblicarlo. Simon & Shuster lo pubblicò nel 1987 con lo stesso titolo. Appena il libro fu pubblicato divenne un bestseller. Potete immaginare un libro di economia diventare un bestseller? Non un romanzo, un libro di economia!

Il messaggio che portava era molto semplice: in qualsiasi momento vi sia un grosso divario tra i ricchi e i poveri, si crea innanzitutto un’euforia diffusa nel mercato azionario. La ragione è che per un uomo ricco un profitto modesto ha poco significato, egli desidera dei ritorni molto alti dai suoi investimenti. Ma tali profitti sono possibili solo con investimenti speculativi e non con investimenti produttivi. Pertanto, quando vi è una forte ineguaglianza nella società la prima conseguenza è un enorme incremento di attività del mercato azionario. L’investimento nel mercato azionario è infatti di tipo speculativo.

Dissi pure che stavamo andavamo verso una fase in cui, per lo meno negli Stati Uniti, il governo avrebbe diminuito le tasse per il ricco e le avrebbe aumentate per il povero. Dissi pure che la ragione dell’incremento di attività del mercato azionario stava nell’enorme quantità di denaro in mano ai ricchi, i quali non sapevano cosa fame. E che questo fatto avrebbe creato un deficit enorme perché, essendoci ineguaglianza, il povero è costretto a chiedere prestiti per mantenere la propria esistenza. Prevedevo inoltre che verso la fine degli anni ’80 il sistema bancario si sarebbe notevolmente indebolito e ciò è accaduto. Troviamo oggi, ad esempio, che la Chase Manhattan Bank, una delle più grosse e potenti del mondo, è sull’orlo della crisi.

Il Governo oggi sta programmando di investire 200 miliardi di dollari per aiutare un piccola porzione del settore bancario, circa il 25% delle banche.

Gli Stati Uniti sono, ora, in piena recessione; non è successo nel 1988, nel 1989 ma è accaduto nel 1990. La cosa interessante è che i politici negli Stati Uniti pensano ancora che avremo una recessione molto mite, e queste sono le stesse persone che fino a due mesi fa prevedevano che non ci sarebbe stata recessione fino al 1992. Mi sorprende molto che tutti i miei colleghi, negli Stati Uniti, siano stati estremamente costanti nel fare previsioni sbagliate; è accaduto sempre l’opposto di tutto ciò che prevedevano. Hanno previsto l’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse, del prezzo del petrolio, ed è accaduto esattamente l’opposto; hanno previsto l’aumento della disoccupazione con la caduta del mercato azionario, ed è accaduto l’opposto. Ciò che più sorprende è che l’opinione pubblica li segue ciecamente. Per ciò che mi riguarda ho espresso venti previsioni, diciotto su venti si sono avverate. La diciannovesima riguarda la depressione e in molti paesi è già iniziata la recessione.

La storia ci dice che quando il debito pubblico è molto alto la recessione diventa sempre depressione. Tra sei mesi troveremo ancora molte persone pronte ad affermare che la recessione è molto profonda ma non parleranno di depressione. Solo per la fine del prossimo anno qualcuno di loro incomincerà ad usare il termine depressione.

Non è mai successo, non una sola volta nella storia, che con un debito pubblico così alto la recessione non sia stata seguita dalla depressione.

Perciò la depressione sta inesorabilmente arrivando, e segnerà la fine del capitalismo.

Desidererei però terminare con una nota positiva. Ciò che ci si può naturalmente chiedere è: «Che cosa rimpiazzerà il capitalismo e il marxismo?» Ho scritto alcuni libri sul nuovo sistema a cui andremo incontro. Questo nuovo sistema è chiamato PROUT.

Non sorprende il fatto che non ne abbiate sentito parlare, per la stessa ragione che fino a due o tre anni fa non avevate sentito parlare di Ravi Batra. Io stesso non avevo sentito parlare di Ravi Batra … perché insegno in una piccola università. Non insegno ad Harward o ad Oxford o in una grossa università degli Stati Uniti. Ma la logica e il senso comune non è monopolio delle grandi scuole. Anzi, se si lavora nelle grandi università si è molto più vincolati al pensiero tradizionale.

Il nuovo sistema Prout sostiene la democrazia economica. In alcuni paesi esiste democrazia politica ma non democrazia economica. Democrazia economica significa che le grandi aziende multinazionali devono essere guidate dai rappresentanti dei lavoratori. Ci sarà libertà, libero mercato ma proprietà di massa delle azioni delle grosse industrie, altrimenti non ci sarà alcun modo per uscire dalla grande depressione.

Quando il nuovo sistema Prout verrà stabilito nel prossimo decennio, ci sarà in tutto il mondo una nuova età dell’oro, il ritorno ai valori tradizionali e spirituali. Normalmente desideriamo una buona economia perché alti livelli di vita ci procurano piacere e felicità, ma gli alti standard di vita sono sempre accompagnati da molti problemi sociali che creano infelicità sotto altri aspetti. Con le piogge acide, l’inquinamento dell’aria, l’egoismo sfrenato, diveniamo socialmente infelici. Il capitalismo ed il marxismo non possono risolvere questi problemi di carattere sociale presenti nel mondo. Le persone stesse chiederanno un nuovo sistema per uscire non solo dalla depressione fisica ma anche da quella spirituale.

Nulla di grande nasce da un giorno all’altro. E’ richiesto tanto sacrifico e sofferenza prima che nasca qualche cosa di bello. I nostri padri hanno sopportato dolori e privazioni e ora noi godiamo di una libertà e di uno standard di vita che per loro era solo una promessa. Sfortunatamente la nostra generazione nel prossimo decennio dovrà soffrire molto, ma quelle future saranno orgogliose di noi perché erediteranno un mondo migliore.

Dopo questi dieci anni arriverà in tutto il mondo una nuova età dell’oro. Alcuni dei miei libri sono stati tradotti in italiano, e la seconda edizione del libro La caduta del capitalismo e del comunismo appena uscita negli Stati Uniti, sarà presto disponibile. Questo libro vi dice come prepararvi, a questo decennio di crisi non tanto dal punto di vista economico, che è abbastanza semplice, ma dal punto di vista mentale e spirituale. Vi dice anche come dare vita ad una età dell’oro nel prossimo futuro.

Credetemi, io sono una persona determinata e non mi arresterò fino a quando non ci sarà una nuova età dell’oro nel mondo.

DIBATTITO, REFERENZE

DIBATTITO

 

Dott.ssa Sironi, Università di Verona

Spero che il cocktail ci tiri un po’ su, perché sembra che lei ci abbia decretato un decennio di lacrime e sangue.

Professore, lei ha detto che ci sarà una grande depressione che porterà alla caduta del capitalismo. Su quali basi ritiene che ci sarà questa caduta, tenuto conto che nel corso di questo secolo abbiamo assistito a grosse depressioni nella storia economica e finanziaria, che in questi ultimi vent’anni si sono verificate due grandi crisi e che tutte queste depressioni non hanno portato alla caduta del capitalismo? Perché lei sostiene che ci sarà la caduta del capitalismo?

 

Prof. Batra

Ci sono quattro condizioni che annunciano una depressione. Quando si verificano queste quattro condizioni, come è successo nei passati trecento anni, ci sarà una depressione.

La prima è la speculazione nel mercato azionario, la seconda è la forte speculazione nel mercato degli immobili, la terza è la presenza di un grossissimo debito pubblico e la quarta è la presenza di un sistema bancario molto instabile.

Quando si verificarono queste condizioni ci furono sempre delle depressioni. Guardiamo al 1929 negli Stati Uniti, in quell’anno la disoccupazione era solo del 3% e il mercato azionario, in quella decade, crebbe del 600%. Il mercato dei beni immobili salì nettamente, la società era fortemente indebitata e il sistema bancario molto debole. Secondo lo standard tradizionale l’economia americana era mollo forte perché il livello di disoccupazione era solo del 3%. L’America d’allora è paragonabile al Giappone di oggi. Nel 1929 l’America era il più grande paese creditizio al mondo. Tuttavia entrò in depressione perché erano presenti queste quattro condizioni; si verificò dapprima la caduta del mercato azionario, poi del mercato dei beni immobili, in seguito il collasso del sistema bancario e come risultato la disoccupazione passò al 25%. Dal 3% al 25%. La stessa cosa sta per accadere al Giappone di oggi. Dapprima è caduto il mercato azionario ora sta crollando il mercato immobiliare, poi sarà il turno del sistema bancario. Pertanto non importa quanto forte sia un’economia; se queste quattro condizioni sono presenti ci sarà sempre depressione. Non c’è alcun modo per evitare la depressione che verrà e il capitalismo come lo conosciamo svanirà poiché l’influenza dei ricchi terminerà. L’economia infatti sarà governata dai rappresentanti dei lavoratori in un vero sistema di libera impresa.

 

Studente di economia

Dopo la caduta del capitalismo e quindi del potere democratico, secondo la legge del ciclo sociale, al posto dell’età dell’oro di cui lei ci ha parlato non ci dovrebbe essere l’età della guerra e del potere militare?

 

Prof. Batra

Stiamo entrando nell’era dei militari ma non sarà una dittatura, grazie all’evoluzione del genere umano. I politici saranno ancora eletti dalla gente. Oggi normalmente provengono dalla classe più abbiente. In futuro saranno intellettuali, professionisti, atleti, e ufficiali militari ma non persone d’affari. Grazie all’evoluzione umana, nel passato ogni sistema è stato migliore del sistema precedente.

Qualche esempio storico proviene dagli Stati Uniti. George Washington è stato presidente degli Stati Uniti ed era un militare; non ebbe bisogno di denaro per poter essere eletto; nemmeno Eisenhower che divenne presidente degli Stati Uniti. Pertanto, governo della classe militare non significa dittatura come nel passato, significa democrazia condotta da militari. Nell’Europa dell’Est il denaro non ha nessun ruolo nella politica, vi è democrazia guidata da intellettuali; oggi, qui, vi è democrazia guidata da “acquisitori”, nel futuro avremo democrazia condotta da militari.

 

Economista

Vorrei conoscere qualche cosa di più del futuro e del nuovo sistema PROUT. Come può essere cosi sicuro che il nuovo sistema, la nuova età dell’oro, potranno essere accettali in tutto il mondo? Da duecento anni infatti si sta lottando tra comunismo, capitalismo e democrazia nelle nazioni occidentali.

 

Prof. Batra

La stessa domanda mi è stata rivolta da chi mi critica: come può essere così sicuro? Quando ho previsto la caduta del capitalismo e del comunismo mi è stato chiesto: “come può essere così sicuro?”, e la stessa domanda mi è stata rivolta quando ho predetto la crescita del mercato azionario in tutto il mondo durante gli anni ’80. La risposta è che la storia segue delle regole ben precise.

Se crediamo infatti che ci sia una regola di giustizia sociale, dobbiamo credere che la teoria segua delle regole, e ho imparato queste regole dal mio maestro, P.R. Sarkar che ha descritto la legge del ciclo sociale. Alla fine dell’età della ricchezza c’è un grande cambiamento. Alla fine del feudalesimo la reazione fu il Rinascimento. Il Rinascimento fu la risposta alla decadenza e l’età dell’oro sarà la risposta all’attuale periodo di decadenza.

Così ripeto con la stessa forza con cui l’ho ribadito nel passato, l’età dell’oro è alle porte, tutto ciò che dobbiamo fare è di far qualcosa per accelerare la sua venuta.

 

Ingegnere

Come vede lei la questione dell’ energia prodotta con il petrolio alla luce della crisi attuale? E come valuta l’impatto delle nuove tecnologie nei confronti sia dell’ economia che dell’ambiente?

 

Prof. Batra

Nel 1978 ho scritto nel libro, La caduta del capitalismo e del comunismo, che la caduta del capitalismo sarà causata da una crisi del mondo musulmano ed è ciò che sta accadendo. In un anno i prezzi cadranno. Inoltre i problemi dell’ambiente sono molto grossi ed è per questo che abbiamo bisogno di un nuovo sistema. Il PROUT infatti dice che ogni nuova tecnologia dà luogo ad effetti collaterali. Ogni volta che si introduce una nuova invenzione o applicazione, bisogna introdurre una nuova tecnologia per combatterne gli effetti collaterali. Non aspettare i disastri ecologici prima di fare qualche cosa, ma agire immediatamente e preventivamente. Il Pouut non dice di eliminare la tecnologia, non è contro lo sviluppo tecnologico, ma dice di essere cauti. Il governo nel futuro dovrà risolvere i problemi ecologici investendo molto nelle nuove tecnologie per far fronte alle conseguenze dell’introduzione incauta di nuove invenzioni e tecnologie.

 

Commerciante

La famiglia fa parte dell’ economia. Il nucleo familiare si è andato sgretolando e ora non è compatto come una volta. Come sarà la famiglia del futuro, o come dovrebbe essere?

 

Prof. Batra

La crisi della famiglia è una delle ragioni principali della odierna decadenza a livello mondiale. La crisi della famiglia è nata ad opera delle regole imposte dalla classe acquisitrice al potere. La gente diventa ciò che i leader sono. Se i leader hanno un comportamento da acquisitori anche le persone si comportano da acquisitori. Oggi la ricchezza domina la società e tutti vogliono solo ricchezza. La gente si sta dimenticando dei valori, del senso della lealtà, dell’amore. Nella nuova età dell’oro si tornerà ai valori spirituali tradizionali. Ciò non significa che ci sarà ancora la schiavitù delle donne, Nella storia si è riscontrato che la condizione della donna era molto elevata durante l’età dei guerrieri. Osservate la condizione della donna durante l’impero romano comparata a quella dell’età degli intellettuali, ovvero della Chiesa, che ha seguito. La donna aveva molta libertà e responsabilità durante l’impero ma, nella seguente età degli intellettuali, è stata privata della libertà. Ci sarà un ritorno ai valori familiari e ciò porterà al controllo della criminalità e delle piaghe sociali come quella della droga.

 

Economista

Desidererei un’ altra previsione dal prof, Ravi Batra. Gli Stati Uniti sono assediali da una crisi economica, l’Unione Sovietica è impegnata ad aprirsi ad una economia di mercato, il Giappone sembra prossimo ad una crisi economica. Quali saranno le nazioni, all’uscita da questa crisi decennale, a guidare lo sviluppo economico e politico mondiale?

 

Prof. Batra

E’ una domanda difficile. Potrei solo indovinare quali possano essere i paesi emergenti nell’età dell’oro … E’ anche una domanda piuttosto difficile dal punto di vista politico. Se leggete il libro potrete avere un ‘idea in proposito, ma non desidero rispondere per ora.

 

Studente di economia

Una domanda banale. Visto che l’economia tradizionale è in crisi quali sono in breve gli elementi pratici dell’economia Prout, per lo meno su quali elementi economici e sociali essa si basa?

 

Prof. Batra

E’ una domanda interessante. Credo che ogni lavoratore debba avere un salario in grado di soddisfare le proprie necessità primarie. Perciò il salario minimo in ogni nazione deve garantire al lavoratore almeno: gli alimenti, il vestiario, l’abitazione, l’educazione e le cure mediche. Non sono a conoscenza delle condizioni dell’Italia e di altri paesi, ma negli Stati Uniti il salario minimo è circa la metà di quello che dovrebbe essere.

In secondo luogo ci dovrebbe essere un legame tra il salario minimo e il salario massimo in modo tale che i frutti della crescita economica non vadano solo alle persone a reddito elevato. Se il governo interviene in modo sostenuto nell’economia alla fine farà solo del male. Non vogliamo un eccesso di interventismo del governo. Grossi governi danno luogo a corruzione generalizzata. Vogliamo perciò un sistema che non dia luogo ad ineguaglianze e senza interventismo.

Dovunque c’è democrazia la disuguaglianza è minore. Se nel sistema politico c’è democrazia si osserva che il primo ministro non guadagna molto di più rispetto agli altri ministri.

Se c’è democrazia nelle grandi aziende non ci saranno forti diseguaglianze nei livelli salariali. Quando l’ineguaglianza è molto accentuata il governo deve diventare forte. La ragione è che quando la popolazione diventa più povera il governo deve dare vita ad un sistema di assistenza sociale. D’altro canto se ogni cittadino guadagnasse un salario minimo sufficentemente elevato, lo stato non dovrebbe necessariamente adottare una politica di salario sociale.

Infine, il PROUT sostiene un budget bilanciato del governo, cosicchè le future generazioni non debbano sopportare i costi e le azioni delle generazioni attuali. Il PROUT è un sistema di vero libero mercato.

 

Studentessa di Economia

Come è possibile che si realizzi il benessere per tutti quando nella storia vediamo che il benessere di un popolo è stato accompagnato dallo sfruttamento economico e sociale di un altro popolo?

 

Prof. Batra

Avete già visto come l’ONU sia riuscito ad unirsi, se lo vuole, contro Saddam Hussein. Nel futuro quando la depressione dilagherà, i paesi del mondo diventeranno tutti poveri. Non ci sarà molta differenza tra il Primo, il Secondo, il Terzo e il Quarto Mondo. Ci sarà cooperazione a livello mondiale per eliminare la povertà dal globo. Questa è la legge della storia: alla fine dell’età della ricchezza ci sarà sempre l’età dell’oro.

 

Professore di Economia

Lei ha previsto una crisi economica in pieno boom reaganiano. Certamente è un merito e un indice di capacità di previsione. Ora di crisi ne parlano tutti e probabilmente ci siamo già dentro. Se lei ha dato dei consigli ai potentii della terra e potesse dare dei consigli a Bush o Andreotti, che cosa direbbe loro per potere uscire dalla crisi in modo indolore, dal momento che la crisi non piace a nessuno?

 

Prof. Batra

Quale suggerimento dare a Bush? Nei passati dieci anni ho dato molti suggerimenti e hanno fatto esattamente l’opposto. Oggi in America non c’è più giustizia. Una persona ricca paga una tassa sul reddito del 28% mentre una persona povera paga una tassa del 33%. Hanno aumentato le tasse sui poveri anno dopo anno. Ho il timore che l’America sarà uno dei paesi maggiormente toccati dalla prossima depressione. Mi dispiace per George Bush, ma cos’altro posso fare?

Studente

Sono studente di economia e commercio. Come giudica l’attuale situazione demografica mondiale, lo squilibrio tra paesi sviluppati in forte calo e invecchiamento demografico di fronte ai paesi meno sviluppati con alti lassi di crescita della popolazione?

 

Prof. Batra

La domanda riguarda l’evoluzione della popolazione. Abbiamo bisogno di nuove tecnologie per risolvere il problema della povertà legato allo sviluppo della popolazione. Ho scritto un libro sul sistema PROUT che risponde a molte di queste domande. Per ciò che ci può riguardare da vicino il consiglio che dò sempre è di stare lontani dal mercato azionario, dal mercato dei beni immobiliari e acquistare dell’oro.

 

Studentessa

Quale ruolo economico potranno avere l Europa e l’Italia in questi anni di crisi economica e nei successivi anni di prosperità economica?

 

Prof. Batra

In Italia ho trovato una cosa interessante, anche se non conosco la lingua: il clima sociale è molto amichevole e si produce del vestiario molto bello. Ho acquistato ieri un completo … Ho trovato che gli italiani sono molto amichevoli. L’Italia è stata la culla del Rinascimento e dobbiamo ricordare che ciò è avvenuto alla fine della precedente età della ricchezza. L’Italia potrebbe dare vita ad un nuovo Rinascimento proprio ora che l’età della ricchezza sta per avere fine. Il PROUT è disponibile per tutti coloro che vogliono sposarne la causa.

 

Bancario

Una domanda breve ma forse un po’ vasta nella sua accezione. Come vede, professore, l’andamento dei sistemi bancari internazionali e del sistema monetario internazionale, e quali sono i suoi consigli al pubblico in proposito? Mi riferisco anche alla sua specializzazione di tecnico del commercio internazionale.

 

Prof. Batra

Il sistema bancario avrà problemi in tutto il mondo. Dovreste porre attenzione a dove depositare i vostri risparmi. Se qualche banca si è esposta troppo nel mercato immobiliare e se ha fatto molti prestiti a lungo termine al Terzo Mondo, potrebbe trovarsi in crisi. La misura più sicura è di investire in diverse banche, tenendo conto che anche banche di grosse dimensioni possono crollare. Il governo può aiutare qualche banca ma non tutte, se cadranno contemporaneamente. E’ necessario essere molto cauti riguardo il sistema bancario.

 

Economista

I periodi bui dell’ economia sono forse derivali dall’integrazione dei paesi dell’Eet che con il cambiamento di clima e i bisogni che si verranno a creare, dovranno integrarsi con la società capitalistica? Se le borse hanno dimostrato una grossa immaturità con il calo subìto dalla crisi del Golfo, che cosa può succedere se la situazione dei Golfo si risolvesse positivamente?

 

Prof. Batra

Tutto ciò che succede oggi nel mondo contribuisce ad avvicinarci alla depressione. I cambiamenti nell’Est europeo contribuiscono a ciò perché creano una diminuzione di capitali disponibili per lo sviluppo. Una riduzione del capitale disponibile mantiene i tassi di interesse alti.

Dall’altra parte la crisi del Golfo contribuisce a mantenere i prezzi del petrolio alti e ciò accelera l’entrata nel periodo di depressione, ed è esattamente ciò che la legge del ciclo sociale esprime: dieci anni di buona sorte e dieci anni di cattiva sorte. Nel periodo buono bisogna risparmiare ed eliminare i debiti. Nessuno mi ha ascoltato nel periodo buono e ora ci troviamo ad affrontare molti problemi.

 

Ing. F. Bissaro

Presidente Camera di Commercio

 

Questi scenari che lei ha ipotizzato ritiene si possano governare o è un’operazione troppo difficile?

 

Prof. Batra

C’è un modo per abbreviare la durata del periodo della depressione. Se si introducono le riforme del PROUT da domani, allora la depressione non durerà più di due anni. Ma temo che ci vorranno quasi sette anni di depressione prima che i politici accettino le riforme suggerite dal PROUT.

La storia è predeterminata solo quando non conosciamo le cause dei problemi. Quando invece le conosciamo possiamo risolvere il problema immediatamente senza dover sottostare alle conseguenze dei danni che la natura ci infligge.

REFERENZE

LA CRUNA DELL’AGO
XVI edizione delle giornate internazionali di studio organizzate dal Centro Ricerche Pio Manzù,

Europa, Africa, Asia Minore: da Berlino a Gerusalemme. Il sogno moderno di Atlantide attraversa Il Mediterraneo
Rimini. 16 Ottobre, 1990.

Premiazione:

Nel corso della cerimonia verranno consegnate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giulio Andreotti, e dal Ministri per gli Affari Esteri, Gianni De Michelis, le medaglie del Presidente della Repubblica, del Senato, del Parlamento, del Governo italiano e del Centro Pio Manzù assegnate dal Comitato Scientifico Internazionale dello stesso organismo, alle personalità italiane e straniere che abbiano portato un fattivo contributo all’estendersi della Pace, della Tolleranza e della Cooperazione Economica e Sociale.

Motivazione della premiazione del prof. Ravi Batra.

Le sue capacità previsionali della realtà economica congiunturale lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Alcuni dei principali avvenimenti dello scenario internazionale sono stati prefigurati da Batra con decenni di anticipo. Professore di economia, saggista e scenarista, ha insegnato in diverse università americane dove ha elaborato alcune ardite teorie sul crollo del sistema capitalistico, ma soprattutto ha anticipato la fine dei regimi comunisti. Sin dal 1976 intuì che entro la fine del secolo un processo di cambiamento e di crisi avrebbe attraversato gli equilibri strategici tra Est e Ovest, addirittura individuando nel 1990 l’anno di una grande depressione. Questa abilità elaborativa, assolutamente unica ed originale è stata condensata in una serie di opere bestseller; suoi articoli ed interventi sono stati pubblicati dalle più prestigiose riviste di economia e politica; collabora stabilmente con le maggiori reti televisive degli USA

Comunicato stampa

Alla presentazione, negli Stati Uniti, del libro The downfall of Capitalism and Communism (La caduta del capitalismo e del comunismo)

Ravi Barra è conosciuto per il suo bestseller La Grande Depressione del 1990 che è rimasto ai primi posti della graduatoria sul New York Time per ben 53 settimane. Pochi hanno realizzato che la legge del ciclo sociale, sulla quale si basano le previsioni del 1990, apparve dapprima in Downfall of capitalism and communism (La caduta del capitalismo e del comunismo), un libro scritto dal prof. Ravi Batra e pubblicato dalla Macmillan Press, in Inghilterra, nel 1978.

Secondo la legge del ciclo sociale ogni società è dominata innanzitutto dalla classe militare poi dalla classe intellettuale e alla fine dalla classe degli acquisitori. L’età degli acquisitori porta con sé tanto materialismo che le altre classi stanche della degenerazione incorsa, cambiano la classe al potere con una rivoluzione sociale. In questo modo i militari giungono nuovamente al potere, seguiti nuovamente dagli intellettuali, dalla classe degli acquisitori e dalla rivoluzione sociale.

Il grafico illustra la posizione in cui si trovano alcune delle società d’oggi, rispetto alle fasi successive del ciclo sociale. La Russia si trova alla fine dell’età dei militari ed è pronta a muoversi verso l’età degli intellettuali. Da questo, il prof. Batra previde nel 1977, che il comunismo di stile sovietico sarebbe scomparso entro l’anno 2000.

Il grafico mostra che l’India e il mondo occidentale sono vicini alla rivoluzione sociale e pronti per muoversi verso l’età dei militari. La caratteristica basilare dell’età dei militari è un governo centralizzato e una disciplina sociale accentuata. Il prof. Batra conclude dicendo che:

  • Per l’anno 2000 la costituzione americana verrà cambiata indebolendo il Congresso e rafforzando il potere presidenziale.
  • L’influenza del denaro nella politica verrà eliminata e ciò condurrà alla democrazia militare. In questo modo il potere politico sarà allontanato dalle lobby appoggiate dai ricchi e centralizzato nella persona del presidente.

 

Le economie comuniste saranno economie decentralizzate e permetteranno ai cittadini di avere profitti e proprietà.

Il capitalismo come lo conosciamo svanirà poiché l’influenza dei ricchi terminerà. Infatti l’economia sarà governata dai rappresentanti dei lavoratori in un vero sistema di libera impresa. Solo allora la criminalità, la droga, la pornografica e l’egoismo virulento scompariranno.

Aumenterà l’influenza del Giappone, al picco dell’età degli acquisitori, mentre la Cina, che è entrata nell’età dei militari con la rivoluzione sociale del 1949, rimarrà ancora per un po’ di tempo sotto il regime dittatoriale. Comunque il comunismo cadrà anche in Cina.

Infine la società islamica entrerà nell’età degli acquisitori. La sua crisi attuale manifestatasi nei conflitti libanese e Iran-Iraq riflette l’avvento di una nuova era. Ci si aspetta per la società islamica una crisi maggiore nel prossimo futuro.

Dalle ceneri del capitalismo e del comunismo nascerà un nuovo sistema socio-economico fondato su valori spirituali ortodossi che condurrà ad una nuova età dell’oro.

Questi sono i dettami della legge del ciclo sociale che non ha mai fallito nell’arco di 10.000 di storia umana.

Batra è stato lungamente criticato per le sue previsioni a lungo termine. Ma le sue previsioni non hanno finora mai fallito.

Egli ha esplorato anche modi e maniere per salvare il capitalismo attuale, ma è pessimista, poiché crede che nessuno accetti le sue riforme economiche. Nella seconda edizione del libro La caduta del Capitalismo e del Comunismo, Batra dà dei suggerimenti sul come prepararsi alla tempesta sociale alla quale andremo incontro ad iniziare dal 1990. Egli afferma che il comunismo, sebbene stia morendo, ritornerà in auge in un’ultima comparsa per poi sparire per sempre, con molta probabilità in Russia. E predice che nel prossimo futuro o Gorbacev sarà rovesciato da un colpo di stato dai fautori della linea dura, o diventerà egli stesso un duro per impedire lo sgretolamento della Russia e della sua economia. Ciò causerà un notevole spargimento di sangue nel paese e nei suoi satelliti. Il mondo si dovrebbe preparare a questa eventualità.

Per il mondo occidentale Batra prevede che la grande depressione inizierà nel 1990 e condurrà a dei conflitti sociali, economici e politici. Aumenterà rapidamente la povertà e la criminalità. In altri testi Batra suggerisce come prepararsi finanziariamente mentre in questo libro parla di preparazione mentale e spirituale. Gli anni ’90 infatti saranno tali che la sola preparazione finanziaria non sarà sufficiente per sostenerne l’impatto. Dice Batra: “Dovrete fa ricorso ad ogni goccia di energia e di forza interiore per far fronte ai turbolenti anni ’90”.

Per il benessere proprio e degli altri dovremmo essere coscienti di ciò che ci aspetta nel prossimo futuro.

L’incontro è stato realizzato grazie alla collaborazione di:

 

Camera di Commercio di Verona  – per la sponsorizzazione

Istituto di Scienze Economiche dell’Università di Verona – che ha curato l’organizzazione

Cassa di Risparmio di Verona – che ha concesso la sala convegni.

Proutist Universal Italia – per l’ideazione dell’evento

Istituto di Ricerca PROUT
Per la Ricerca Socio-Economica

Scopi e obiettivi

  1. Creazione di centri per l’emancipazione economica della società.
  2. Ricerca alla luce del PROUT su temi di natura teorica ed applicativa.
  3. Utilizzazione della conoscenza di tutte le discipline nel formulare una strategia bilanciata per lo sviluppo.
  4. Trasferimento e trasmissione della conoscenza a tutti i livelli sociali, implementazione delle strategie a livello comunale.
  5. Denuncia di ogni forma di sfruttamento psico-economico e delle strategie pseudo-umaniste.
  6. Divulgazione delle prospettive del Neo-Umanesimo attraverso letteratura, libri e riviste, seminari, conferenze ecc.
  7. Aiuto ai gruppi sociali negletti, le donne e i gruppi tribali.
  8. Sviluppo di nuove metodologie per la comprensione e la previsione dei fenomeni economici nel contesto culturale locale.
  9. Mantenimento di una prospettiva ecologica nella ricerca e nei programmi di sviluppo.
  10. Estensione delle frontiere della conoscenza attraverso la ricerca innovativa e gli scambi accademici.

 

Segreteria nazionale: Cangelasio Costa, 99 – Salsomaggiore Terme
Segreteria Verona:  Tarcisio Bonotto, Via Mezzomonte, 58 – 37142 Verona
Segreteria europea: Copenhagen

L’Istituto di Ricerca Prout è presente con molte sue branche in tutto il mondo: Australia, Americhe, Asia, Africa.

Tutti i diritti riservati Proutist Universal
Prima Edizione: Dicembre 1990
Traduzione: Tarcisio Bonotto, Renzo Bomben

Edito da: Tarcisio Bonotto
Responsabile delle pubblicazioni PROUT, Verona.
Stampato in proprio, dicembre 1990