Cooperative Mondragon, un successo dal 1954
60mo Anniversario fondazione della CEE
Tarcisio Bonotto
14/04/2020
Tra Sovranismo ed Europeismo arriva il PROUT con le “Zone Socio-Economiche Autosufficienti”
Alla cerimonia dei 60 anni della fondazione della CEE, Comunità Economica Europea, e della Comunità Economica per l’Energia Atomica sono intervenuti sia il Presidente Mattarella sia alcuni responsabili di partito, con idee opposte.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia ha sostenuto: «nessun ritorno alle sovranità nazionali potrà garantire ai cittadini europei pace, sicurezza, benessere e prosperità». «Nessun Paese europeo, da solo, potrà mai affacciarsi sulla scena internazionale con la pretesa di influire sugli eventi, considerate le proprie dimensioni e la scala dei problemi», ha aggiunto il capo dello Stato, durante la cerimonia a Montecitorio per il sessantesimo del trattato con cui sono state istituite la Comunità economica europea e la Comunità europea dell’energia atomica, gettando le basi per l’attuale Unione».
«La sfida che dobbiamo riuscire ad interpretare è la sfida della sovranità, di una proposta politica che dica “prima gli italiani”, che dica “difesa del nostro prodotto, dei nostri lavoratori, del nostro made in Italy, dei nostri diritti, dei nostri confini», ha ricordato ai microfoni di RTL 102.5 Giorgia Meloni
«Il presidente Mattarella non può dire che “il ritorno alla sovranità nazionale è pericoloso”, perché l’articolo primo della Costituzione afferma che “la sovranità appartiene al popolo”, non ad organismi sovranazionali non legittimati democraticamente», ha detto Alemanno.
Ha detto Fedriga della Lega: «Rispettiamo Mattarella, ma stanno festeggiando i traditori dei valori europei, chi sostiene un’Europa che massacra i diritti dei cittadini europei, l’economia degli Stati, che fa gli interessi delle lobby finanziarie».
Considerazioni PROUTiste
E’ un bel dilemma restare in questa struttura europea, non consona, e quella del sovranismo per pensare agli interessi locali, che ha il sapore dell’isolamento dal contesto mondiale.
Vi è la profonda esigenza che ogni paese garantisca ai propri cittadini i bisogni primari, le Minime Necessità, e per fare questo dovrebbe essere autosufficiente da punto di vista economico.
P.R. Sarkar presenta la nuova struttura politica mondiale con l’idea delle Zone Socio-Economiche Autosufficienti (ZSEA). Ogni popolazione unita da un sentimento comune, generato dalla presenza di diversi fattori quali: la lingua, il retaggio culturale, il culto, l’etnia, il territorio, etc., dovrebbe avere una economia autosufficiente. In Europa oggi il paese forte mangia ancora il debole. Se l’Europa avesse aiutato ogni paese a diventare autosufficiente avremmo una sana confederazione di paesi.
Ogni paese che avesse raggiunto grazie all’autosufficienza economica gli stessi livelli di sviluppo di altre ZSEA, allora si potrebbero unire a formare una ZSEA più vasta regolata da una Costituzione comune, un Codice Civile, Penali e un Sistema Amministrativo comuni. Quindi non è uan forma di autarchia, ma di autosufficienza temporanea.
Questa è l’idea, di base, ma è nei particolari che si annidano le particolari soluzioni, per avere allo stesso tempo un paese forte e allo stesso tempo legato ad altri paesi forti. Come se avessimo le provincie di uno stesso Stato, tutte in salute. Ebbene questo nuovo Stato ultimo non è altro che, secondo il PROUT, il Governo Mondiale, una sempre maggiore necessità del nostro tempo, per regolare i rapporti globali, rispettare le minoranze, garantire a tutti i requisiti minimi per vivere, risolvere le controversie tra paesi, e iniziare un periodo di avanzamento e dinamico sviluppo per tutti/e.
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